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QS Edizioni - domenica 30 giugno 2024

Mandelli (Fofi): “Sulla spesa sanitaria una significativa inversione di tendenza”

16 ottobre - “Dopo decenni in cui la sanità italiana, e in particolare l’assistenza farmaceutica sono stati oggetto di tagli lineari, il fatto che questa volta si sia scelta un’altra via per la Legge di stabilità è senz’altro un elemento positivo” dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Senatore Andrea Mandelli.
 
“Va dato atto al Governo, e in particolare al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di essersi adoperati per evitare una soluzione semplice ma potenzialmente disastrosa per il paese. Quando si interviene sulla sanità in modo indiscriminato si corrono inevitabilmente due rischi” prosegue Mandelli.
 
“Il primo è di tagliare le gambe a un comparto industriale, che va dalle tecnologie di imaging diagnostico al farmaco, che ancora è in grado di dare occupazione in Italia e di esportare, dall’altro si fa venire meno la coesione sociale. Il farmacista è da sempre testimone diretto quanto la politica di “austerity della salute” stia incidendo sulla vita quotidiana dei cittadini, ma anche sulla funzionalità stessa del servizio farmaceutico” prosegue il presidente della Fofi.
 
“Tutto questo non significa però che sulla sanità non si debba intervenire, non per ridurre una spesa che ci vede già oggi al di sotto di Francia, Germania e Gran Bretagna,  ma per ottimizzare l’impiego di queste risorse. E’ un passo fondamentale, ma che non può essere condotto sotto la mannaia delle continue riduzioni del Fondo sanitario che abbiamo sperimentato finora" conclude Mandelli.
16 ottobre 2013
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