9 agosto -
“Per i malati di cancro l’accesso in tempi brevi ai farmaci oncologici innovativi o salvavita – ovunque in Italia - è da sempre un diritto negato. Da anni, Favo e Aiom nei Rapporti sulla condizione assistenziale del malato oncologico documentano con rigore scientifico disparità e lungaggini determinate da una parte dai Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali (P.T.O.R.) e dall’altra dai ritardi delle aziende farmaceutiche, rispetto all’approvazione dell’Ema, nella presentazione all’Aifa delle domande di registrazione dei predetti farmaci". Lo ha affermato
Francesco De Lorenzo, presidente della Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia).
“Ulteriori rinvii sono stati causati dai tempi lunghi, senza limiti di scadenza, per la valutazione delle stesse domande da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Finalmente, dopo la recente denuncia avanzata da Favo e Aiom e fatta propria dal ministro Lorenzin, il Governo Letta ha approvato un emendamento al decreto del Fare, immediatamente convertito dal Parlamento, che prevede, nei commi 5 bis e ter dell’articolo 44, l’obbligo per l’Aifa di valutare, ai fini della classificazione e della rimborsabilità da parte del Ssn, le domande dei farmaci innovativi, anche con la fissazione di sedute straordinarie delle competenti commissioni, stabilendo comunque un periodo massimo di 100 giorni dalla presentazione delle domande da parte delle aziende farmaceutiche. A queste ultime viene imposto l’obbligo ad avanzare richiesta per l’introduzione in commercio dei farmaci oncologici innovativi entro 30 giorni dall’approvazione da parte dell’Ema".
Con questo decreto, che supera ogni ostacolo di carattere burocratico e/o temporale, viene blindato il principio di garantire in tempi certi e celeri a tutti i malati, ovunque essi risiedano, l’accesso ai medicinali salvavita. In tal modo i malati, anche in fase metastatica, non dovrebbero temere tempi lunghi per l’utilizzo dei trattamenti che, se rinviati, ne comprometterebbero la sopravvivenza.
“Favo - ha concluso De Lorenzo - presterà particolare attenzione a monitorare la corretta applicazione di questa legge e non mancherà di denunciare ogni eventuale comportamento scorretto e lesivo dei diritti dei pazienti".