21 settembre -
Trovare un punto di convergenza tra diverse aree politiche non è sempre semplice, ma “come cattolici abbiamo il dovere di capire questa società, dove c’è molto mal di vivere, specie tra i giovani. Dobbiamo capire la società e interpretarla. Non giocare in difesa, ma prenderci le nostre responsabilità”. Queste le parole del senatore del Pd, Daniele Bosone, chiamato a partecipare alla giornata di confronto organizzata al Senato dal gruppo Pdl anche allo scopo di compiere un primo passo verso un dialogo con l’Opposizione che possa condurre a una condivisione di vedute in grado di facilitare i lavori parlamentari sui temi riguardanti “la vita”.
“I cattolici – secondo Bosone - hanno un dovere prima di tutti come politici. La politica oggi è in movimento, gli schieramenti non del tutto omogenei. La stessa concezione della vita è vista in maniera differente all’interno degli schieramenti: c’è chi la ritiene un bene indisponibile e chi no. Ma la libertà di coscienza – ha evidenziato il senatore del Pd - resta un bene da difendere. Il parlamentare, comunque la pensi, deve mantenere la propria indipendenza”. Allora è possibile trovare dei punti di convergenza tra Maggioranza e Opposizione, o quanto meno una parte, sui temi di bioetica? Sì, ma non è sempre semplice. Bosone si dice “d’accordo sul fatto che la 194 debba essere applicata fino in fondo”. Sul testamento biologico, osserva, “c’è stata molta schematizzazione ideologica e questo è stato un errore. Il problema vero credo che siano gli stati vegetativi e lo dico da medico, da neurologo. In linea di principio sono contrario a togliere l’idratazione e l’alimentazione per chi è in stato vegetativo, però credo che il ministero debba fare un approfondimento in materia”.
Fondamentale, comunque, resta il dialogo tra tutte le parti politiche. E il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha spiegato che da parte della Maggioranza “c’è l’impegno a un confronto aperto che vogliamo aprire a prescinde dalle collocazioni”. Perché su temi come “la tutela della vita, dell'embrione e della famiglia ben vengano le convergenze” e “questa iniziativa a sostegno dell'agenda del Governo apre un confronto a trecentosessanta gradi al di là delle discussioni sterili e dei tatticismi”. Gasparri ha sottolineato che “dalla tutela dell’embrione all’inizio della vita, c’è un filo che tiene unito il Popolo della libertà in Parlamento” e “ci auguriamo che la Camera salvaguardi i princìpi contenuti nel testamento biologico così come approvato in Senato”.
Auspica un dialogo serio e sereno anche Carlo Casini, presidente della Commissione affari Costituzionali del parlamento Ue e capo della delegazione dell'Udc. “Condivido gran parte dell’agenda del Governo”, ha affermato Casini sottolineando che “la bioetica, con le sue implicazioni, è una priorità che merita il bollino rosso”.