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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

La legge Bassanini e l’accorpamento del ministero della Salute

26 aprile - Si torna a parlare di accorpamento della Salute nel mega ministero del Welfare. Se così fosse sarebbe la terza volta. Tutto comincia con la riforma Bassanini sulla riorganizzazione delle compagini ministeriali ( D. Lgs. n. 300/1999). Con quella legge i ministeri furono ridotti a 12 e quello della Salute veniva ricompreso nel neo Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, competente in materia di lavoro, previdenza sociale, tutela della salute e coordinamento dei servizi sanitari regionali.
 
La riforma diventa operativa nel 2001. Ma prima della reale attuazione della riforma Bassanini, il Ministero della Salute veniva formalmente “reistituito” con la legge n. 317 del 3 agosto 2001, dall'allora Governo Berlusconi II, scorporandolo dal neo Ministero del Welfare (come si cominciò a chiamarlo per brevità), il cui nome venne modificato in Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La legge finanziaria per l'anno 2008, (legge n. 244 del 24 dicembre 2007 del Governo Prodi) stabilì di tornare ai 12 ministeri previsti da Bassanini, con il conseguente nuovo accorpamento del Ministero della Salute nel predetto Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
 
Ma dopo un anno, sotto le pressioni del mondo sanitario e delle stesse forze politiche di maggioranza e opposizione, si ritenne comunque necessario un nuovo scorporo delle competenze sanitarie dal nuovo dicastero e Berlusconi, di nuovo alla guida di Palazzo Chigi, lo ripristina, anche se privandolo di molte competenze sul piano economico (in particolare sul fondo sanitario nazionale) che vengono attribuite al Ministero dell’Economia (legge 13 novembre 2009 n. 172).
 
26 aprile 2013
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