3 aprile -
“Quanto si va prospettando a Roma sul pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione rappresenta per la Regione del Veneto l’ennesima beffa”. Duro il commento del presidente Luca Zaia, sul decreto per lo sblocco dei pagamenti della Pa.
“Per come si sta costruendo questo percorso – prosegue Zaia – a noi serve ben poco. La Regione del Veneto, infatti, come stiamo dicendo ormai da tempo, non ha bisogno di maggiore liquidità ma molto più semplicemente di un Patto di Stabilità più elastico, in grado di dare adeguate possibilità di manovra a quelle Amministrazioni, come la nostra, che non da due o tre anni ma da sempre dimostrano lungimiranza e virtuosità nella tenuta dei propri conti”.
“Stanti così le cose – precisa il presidente –, quel miliardo e 250 milioni che sono nostri ma non nella nostra disponibilità e che potrebbero essere utilizzati per pagare finalmente aziende e fornitori, restituendo una boccata di ossigeno a un’economia asfittica e in pesantissima crisi, è destinato a rimanere bloccato in tesoreria. Sono soldi dei Veneti e chiediamo solo che ci lascino usarli sul nostro territorio, per le nostre imprese, per i nostri cittadini”.
“Sia chiaro, poi – ha concluso Zaia –, che respingiamo sin d’ora, come abbiamo sempre fatto in questi ultimi anni, le ipotesi di nuove addizionali Irpef e sosteniamo con convinzione la posizione dei nostri sindaci che considerano la Tares come l’ennesima, massacrante fantasia impositiva di un centralismo che non ci piace e che tanti danni sta provocando nei territori”.