4 dicembre -
"E' ragionevole sostenere che il Servizio Sanitario Nazionale vada rinnovato, purché il rinnovamento sia sinonimo di investimenti, valorizzazione del lavoro del personale e razionalizzazione dei costi”. Ad affermarlo, commentando le parole del presidente del Consiglio Mario Monti, è il senatore del Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino.
“A mio avviso – afferma Marino - , tagliare le risorse in maniera uguale alle strutture ospedaliere d'eccellenza e a quelle mediocri è un errore strategico. In particolare, ne pagherà le conseguenze chi si è impegnato per risparmiare e non chi ha sperperato le risorse. Penso ai luoghi dove i dirigenti hanno operato in maniera irresponsabile sugli acquisti dei dispositivi medici, arrivando a pagare anche l'800% in più di quanto sarebbe opportuno per una protesi d'anca in ceramica o per una tac”.
Per questo il senatore spiega di avere presentato due emendamenti alla legge di stabilità che prevedono l'obbligo per ogni azienda sanitaria di pubblicare online nel dettaglio i costi sostenuti per l'acquisto dei materiali. “Questo provvedimento dovrebbe permettere ai cittadini e alle autorità un maggiore controllo sull'operato dei dirigenti”.
“Il Governo – secondo Marino - , fino ad ora, ha agito più da giardiniere che da chirurgo. Un lavoro chirurgico dovrebbe distinguere tra chi e' virtuoso e chi invece non lo è, mentre il governo si comporta come un giardiniere che taglia la siepe tutta uguale. Non si può imporre a tutte le regioni gli stessi tagli perché va riconosciuto il merito di chi si è già impegnato sul contenimento della spesa".