10 ottobre -
“A queste condizioni, il Patto per la Salute non si farà. D’altra parte le condizioni non c’erano prima, tanto meno ci sono oggi, dopo i nuovi tagli decisi dal Governo con la legge di stabilità”. Ad affermarlo l’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, Carlo Lusenti, a margine di una conferenza al ministero della Salute, commentando i tagli alla sanità previsti dalla legge di Stabilità e che, secondo la bozza entrata ieri in Cdm, per la sanità dovrebbero ammontare a 1 miliardo. “Ma per le Regioni questo si tradurrà in tagli più gravosi”, afferma Lusenti. Nel conto c'è infatti da considerare altri elementi di spesa a carico delle Regioni, come l'aumento dell’Iva previsto per luglio 2013 e che, nel solo 2012 (con l’aumento di un solo 1 percentuale) è costato all’Emilia Romagna circa 40 milioni di euro. “Tutti costi che si vanno aggiungere ai tagli certi e che andranno tolti anche alle risorse aggiuntive che le Regioni prendono dai bilanci generali per finanziare la sanità e le prestazioni extra lea, come accade in Emilia Romagna”.
Lusenti ha poi ricordato che “questi tagli si sommano a quelli già apportati dalle manovre 2011 e dalla spending review. Se prima la situazione per le Regioni era insostenibile, ora non ci esistono aggettivi peggiorativi per descriverla”. Per Lusenti “tutte le Regioni, anche quelle che finora avevano i bilanci in equilibrio, andranno in Piano di rientro e saranno costrette a tagliare i servizi ai cittadini”.