21 giugno -
Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, arriva l’esortazione a tutte le forze politiche e sociali, e tutte le componenti istituzionali, a “concentrarsi sulla discussione più seria ed aperta attorno ai termini della manovra finanziaria ed economica affidata al decreto da convertire in legge entro fine luglio”.
Intervenendo stamani, 21 giugno, all’incontro con i componenti del Cnel, Napolitano ha sottolineato che “questo difficile adempimento” deve “dominare l'agenda parlamentare nel breve tempo che separa le Camere dalla pausa estiva, significa anche esprimere nella massima misura possibile il senso di una comune responsabilità nazionale nell'attuale, grave momento, evitando che il confronto su una materia già tanto ardua come quella dei provvedimenti urgenti per la finanza e l'economia sia negativamente condizionata da tensioni politiche già acute su tutt'altra materia”.
Secondo il presidente della Repubblica, “che ci sia urgenza di bloccare l'aumento del debito pubblico e di avviarne la riduzione, è incontestabile : lo è di sicuro in Italia, anche se da noi la situazione si presenta - per aspetti essenziali come lo stato finanziario delle imprese, a cominciare da quelle bancarie, e delle famiglie - ben più solida dei paesi più esposti della zona euro”. Secondo Napolitano, tuttavia, gli interventi per il consolidamento dei bilanci pubblici devono avvenire in direzione di “un contestuale rilancio della crescita economica”, anche se “la combinazione risulta controversa e difficile”. E questi sono effetti che dovranno discendere “dall'equilibrio e dall'equità della manovra”.