18 luglio -
Abbiamo chiesto a Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg, un commento in merito alla nuova bozza di riforma dell'art. 8 del dlgs 502/92 che il Ministro Balduzzi inserirà probabilmente nell’annunciato progetto di legge che si occuperà anche di intramoenia, responsabilità professionale e filiera del farmaco.
Dottor Milillo, come giudica la bozza di riforma delle cure primarie che è stata pubblicata oggi?
Con soddisfazione e condivisione. È il risultato del lavoro svolto con il Tavolo voluto dal ministro Fazio e proseguito ora con il ministro Balduzzi. Se questo fosse davvero il testo definitivo, richiederebbe la riapertura del tavolo per il rinnovo delle Convenzioni, anche a costo zero, perché si potrebbero avviare comunque molte innovazioni per la Medicina Generale e per l’assistenza territoriale.
Condivide anche che i medici abbiano l’obbligo di associarsi?
Chiariamo: non si tratta di un obbligo di associazione, ma di aggregazione, cosa che noi sosteniamo da anni. D’altra parte già l’ultima Convenzione prevede la creazione delle aggregazioni, anche questo non viene applicato da tutte le Regioni. Registro però che la Toscana si sta muovendo in questa direzione con buoni risultati.
Pensa che in tutte le Regioni si sia pronti a questi cambiamenti?
Non si è pronti finché non si comincia. Per questo mi auguro che il testo diffuso abbia già superato il confronto con le Regioni: sarebbe davvero il segno di una volontà concreta di cambiare in meglio le cure primarie.