“Oggi in Commissione le audizioni sul decreto 'liste d’attesa', si sono arricchite con i rappresentanti della Conferenza delle Ragioni e delle province autonome, tra cui il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca in rappresentanza della Conferenza e l’Assessore Donini dell’Emilia Romagna, Coordinatore della Commissione Salute. Proprio Donini non demorde dall’usare il suo ruolo e il tema della Salute per attaccare il Governo e fare megafono delle posizioni del PD dal pulpito garantitogli dall’essere rappresentante degli Assessori alla Sanità, di tutti gli assessori alla Sanità. Non demorde Donini dal fare politica col suo ruolo istituzionale come anche ieri il governo dalle pagine de ‘Il Fatto Quotidiano’ su altro tema quello dell’edilizia sanitaria. Oggi con il solito piglio, che non è quello che dovrebbero avere tra loro le Istituzioni che invece dovrebbero dialogare, è tornato a far politica con la sanità in barba al principio generale della sana e corretta collaborazione tra Enti e Istituzioni, paventando o meglio ‘minacciando’ il ricorso alla Corte Costituzionale in un momento iniziale di formazione della norma di conversione. Ricordo a Donini, e non solo, che la situazione che ci hanno lasciato PD e suoi alleati è quella dei tetti di spesa, del blocco del turn over, dei tagli lineari anche alla Sanità, della mancanza di tutti i professionisti della Sanità, del livello dei compensi inadeguata e potrei continuare fino a domani. Oggi il governo Meloni è stato l’unico ad aver destinato risorse alla sanità in misura maggiore rispetto a tutti quelli che l’hanno preceduto, risorse che nel 2027 arriveranno ad oltre 147miliardi, la cifra più alta mai programmata. Torno a sottolineare che lo Stato vuole solo affiancare le Regioni, per tutelare al massimo i cittadini, perché il nostro Sistema sanitario è il gioiello di famiglia e lo rivendicherò sempre, ma ora basta fare politica sulla sacrosanta domanda di salute degli Italiani”.

Lo ha detto il Senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.