Cattani (Farmindustria): “Imprese in campo per conciliare vita e lavoro”.
“Nell’industria farmaceutica in Italia si contano circa 70mila addetti diretti altamente qualificati. Le donne sono il cuore pulsante della ricerca, il 53%. Rappresentano il 45% del totale e il 46% di quadri e dirigenti. Grazie a un modello di relazioni industriali moderne e all’avanguardia, l’industria farmaceutica ha trovato strumenti concreti ed efficaci per venire incontro alle specifiche necessità dei collaboratori che riguardano diversi campi: sanità, formazione, conciliazione vita-lavoro, genitorialità, assistenza, sviluppo professionale, politiche di inclusion e diversity, pari opportunità”.
Lo ha detto Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nel suo intervento al convegno ‘La natalità: una questione di coppia’, promosso oggi Roma da Farmindustria con il patrocinio del ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.
Cattani ha poi ricordato una serie di best practice volute da Farmindustria, che “garantiscono anche una migliore conciliazione vita-lavoro”. Alcuni esempi: oltre il 90% delle imprese applica da anni smart working, part-time, flessibilità oraria in ingresso/uscita, permessi retribuiti per visite mediche aggiuntivi al Ccnl, elenca una nota. Il 100% degli addetti è coperto da previdenza e assistenza sanitaria integrativa; il 73% fruisce di servizi di istruzione e assistenza; il 43% può beneficiare di forme di assistenza per familiari anziani o non autosufficienti; il 47% delle imprese offre congedi e aspettative di maternità più lunghi rispetto alla legge e al Ccnl; il 58% offre asili nido/rimborsi spese per istruzione e assistenza domestica; il 55% offre campagne di screening, prevenzione, vaccinazione e check-up. E ancora: il 55% delle imprese offre campagne per il benessere psico-fisico; il 59% offre servizi di counseling psicologico post-gravidanza; il 36% ha già ottenuto la certificazione per la parità di genere e a breve sarà certificato circa il 65% delle imprese. In molti casi sono presenti anche altri servizi di forte impatto, cosiddetti save time, quali lavanderie, take away, calzolerie. I congedi retribuiti sono poi del 36% superiori alla media dell’industria per le donne e del 31% per gli uomini.
“Misure - evidenzia Cattani - che contribuiscono alla maggiore fidelizzazione delle risorse umane e quindi al minore turnover. Inoltre, la farmaceutica è il primo settore per erogazione di formazione continua, aggiuntiva a quella obbligatoria”.
La denatalità è "un pericolo per la tenuta del patto sociale, dai rapporti intergenerazionali alla sostenibilità dei conti pubblici. Una minaccia per la vitalità della nostra società e la sua capacità di crescita e di innovazione". Ha detto Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria.
Giorgetti ha quindi ricordato recenti previsioni demografiche europee, che "ci dicono che nel 2040 il rapporto fra over 65 e popolazione attiva salirà di 20 punti e la popolazione in età da lavoro scenderà di oltre 3 milioni. Questi dati - ha avvertito - ci riguardano: siamo un settore industriale al crocevia di fattori e tendenze che interagiscono con le dinamiche demografiche, sia per la natura del nostro ambito produttivo, focalizzato alla ricerca, alla prevenzione e alle cure, sia per l'organizzazione del lavoro che ci siamo dati".