Favo: “Mai più discriminazioni umilianti e ingiuste per i malati”
“Con l’approvazione del testo unificato sull’oblio oncologico finalmente vengono cancellati per legge lo stigma cancro = morte e lo stigma cancro = malattia incurabile e inguaribile, frequentemente riproposti dai media, e ancora ben radicati nell’opinione pubblica. I guariti dal cancro non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare”. Lo dichiara Francesco De Lorenzo, presidente FAVO, Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.
“Il testo di legge rappresenta un modello da imitare anche da parte degli altri Paesi europei – afferma Elisabetta Iannelli, Segretario generale FAVO - avendo previsto non solo il diritto all’oblio, ma anche la prevenzione più in generale delle discriminazioni per i malati di cancro. Oggi è stata scritta una bella pagina della politica italiana, unita per il riconoscimento di un diritto universale: il ritorno alla vita dopo il cancro, poiché alla guarigione clinica deve corrispondere la guarigione sociale”.
Per la FAVO “è doveroso esprimere un particolare ringraziamento all’On. Patrizia Marrocco, con cui abbiamo lavorato anche nella precedente Legislatura, anche per aver ostinatamente portato avanti, in collaborazione con l’On. Boschi, l’emendamento che riconosce il ruolo delle Associazioni dei pazienti ai vari livelli attuativi della legge, assicurando così il necessario e continuo monitoraggio per garantire sempre i diritti previsti per legge a tutti i malati ed ai guariti. Mai più discriminazioni umilianti e ingiuste per i malati cronici visto che viene unanimemente riconosciuto che di cancro si può guarire, come da due decenni con costanza e determinazione sostengono Aimac e Favo”.