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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Speranza (Pd): “Obiettivo non è far luce e chiarezza ma solo colpire gli avversari politici”

6 luglio -

“Questa commissione d'inchiesta, nonostante 13 miliardi di somministrazioni di dosi di vaccino in giro per il mondo, vuole indagare sull'Ema per le procedure autorizzative dei vaccini. Non commento per carità di patria”. Lo ha detto l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, oggi deputato Pd nel suo intervento alla Camera per la proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid.

“Chiedo - ha continuato - ai deputati del Terzo polo come facciano a sostenere queste questioni no vax in piena contraddizioni con le posizioni espresse in questi anni. E lo stesso vale anche per i colleghi di Forza Italia che, almeno sui vaccini, hanno sempre avuto un atteggiamento di grande coerenza, e io glielo riconosco. L'altro grande tema riguarda le Regioni. Se commissione deve essere, si occupi di tutto quello che è successo. Ma voi avete scelto di escluderle dal perimetro” ha detto ancora Speranza, spiegando che le Regioni “hanno competenze primarie e le hanno avute anche nella gestione dell'emergenza pandemica”.

“Possiamo indagare persino su quello che è successo in Cina, ma non su quello che è successo a Milano, Roma. Ma come la spiegate agli italiani questa cosa qui? Questo getta la maschera e fa capire qual è la vostra finalità: qua casca l'asino. Il vostro obiettivo non è fare luce e chiarezza. Il vostro è chiaro ed è diabolico: colpire i vostri avversari politici, e non capite che così fate solo male al Paese, svilendo il ruolo delle commissioni d'inchiesta”, ha ripetuto il deputato, riferendo che da parte dei dem non ci sarà aiuto.

“Se questo è lo spirito, ve la potete fare da soli, segnando un precedente politico negativo della storia repubblicana in cui le commissioni di solito si sono fatte unitariamente. Non è accettabile il tribunale politico che avete immaginato”.

In conclusione, Speranza ha chiuso con una nota personale: “Ho sempre sostenuto con forza che chiunque abbia avuto responsabilità decisionale nella gestione di una vicenda così drammatica e difficile debba essere pronto a renderne conto in ogni sede. Da parte mia, l'ho fatto e lo continuerò a fare con senso delle istituzioni. Del nostro lavoro se n'è già occupata la magistratura, che ha archiviato la nostra posizione con formula piena, con argomentazioni ineccepibili, che hanno considerato le ipotesi infondate”, ha detto tra gli applausi, diventati più fragorosi nel momento in cui ha spiegato che lui e Giuseppe Conte hanno “operato nell'interesse del Paese con disciplina e onore, come dice la Carta costituzionale”.

6 luglio 2023
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