Lorenzin (Pd): “Finita luna di miele Governo. Nessuna riforma, solo passi indietro”
“In questo Parlamento ormai la luna di miele del Governo è finita, il momento delle riforme non c’è stato. Non è arrivato con questo decreto-legge in cui avremmo immaginato la possibilità di intervenire almeno chirurgicamente, mettendo in campo alcune riforme di sistema che pure erano state annunciate, soprattutto dal punto di vista della sanità, dove invece si è tornati indietro o si sono fatti dei pasticci. Lo stesso è accaduto sulle grandi questioni, quelle energetiche, dell’infrastruttura energetica e parimenti le questioni che riguardano la parte fiscale”.
Così Beatrice Lorenzin (Pd), intervenendo in Aula a Palazzo Madama sul dl bollette.
“Purtroppo – sottolinea Lorenzin – non sono stati risolti, né in questo decreto-legge, né nella legge di bilancio, né nel provvedimento milleproroghe, né nelle misure che vediamo accanto a noi, i problemi storici di finanziamento del Fondo sanitario nazionale, a cui si aggiungono i fatti contemporanei, quindi l’incidenza dell’inflazione sul Fondo e sulle spese sanitarie e il grandissimo tema legato al personale sanitario. Il Ministro aveva promesso che in questo decreto-legge si sarebbero affrontate delle questioni che erano state rinviate anche dalla legge di bilancio e che quindi non erano state affrontate: in primis il tema del pronto soccorso e dell’urgenza, la remunerazione e la stabilizzazione del personale, e i temi legati alla formazione specialistica e al cosiddetto decreto Calabria.
Abbiamo avuto l’annuncio che si metteva fine alla questione dei gettonisti, per poi tornare indietro; abbiamo avuto l’annuncio che avremmo risolto il tema dell’aumento degli stipendi e delle indennità per gli operatori del pronto soccorso per tutto l’anno, e siamo tornati indietro. Ma le riforme dove sono? Il Governo quando ce le presenta, queste riforme? Quando avremo una riforma del personale sanitario? Quando avremo una riforma dell’arruolamento e della formazione degli infermieri? Anche sulla necessità di assumere personale straniero ad esempio, perché abbiamo una carenza su alcune aree del comparto”, conclude Lorenzin.