23 febbraio -
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha definito oggi le linee di indirizzo per il confronto di merito con il Governo sul nuovo Patto per la Salute (2013-2015). Cinque le aree d’intervento prescelte, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’appropriatezza dell’assistenza e i servizi resi ai cittadini:
Cure primarie con lo sviluppo di forme associative complesse; lo
sviluppo delle reti che permettano una maggiore presa in carico dei cittadini, soprattutto con riferimento alla cronicità e alla non-autosufficienza;
una forte integrazione con il sistema socio-sanitario;
nuove regole per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo per assicurane l’efficacia dal punto di vista della qualità dei servizi e del governo della spesa;
la garanzia di investimenti adeguati per poter sostenere le innovazioni e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche.
“Si tratta di una piattaforma – si legge in una nota - con la quale tutte le Regioni sottolineano che l’universalità del servizio sanitario nazionale deve assicurare i livelli essenziali di assistenza (LEA), l’appropriatezza dei servizi resi e la garanzia dei relativi finanziamenti. In questo quadro le Regioni sono pronte a fare in fondo la loro parte promuovendo processi di riorganizzazione e di riqualificazione del sistema per assicurarne l’equilibrio economico”. “E’ fondamentale – conclude il comunicato - garantire un adeguato finanziamento per assicurare la sostenibilità dell’attuale sistema pubblico, pregiudicato dalle ultime manovre finanziarie”.