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QS Edizioni - domenica 30 giugno 2024

Le altre Regioni: "Coniugare rigore e miglioramento dei servizi"

14 febbraio - Molte le Regioni intervenute al Convegno promosso dall'Ordine di Napoli sul nuovo Patto per la Salute.
 
"Siamo l'esempio di come una Regione del Nord possa avere bisogno di un piano di rientro dal deficit – dice l'assessore alla sanità del Piemonte, Paolo Monferino - per dieci anni il costo della nostra Sanità è cresciuto di 400 milioni di euro all'anno. Solo nel 2011 l'abbiamo ridotto di 150 milioni". Monferino ricorda la sua esperienza nel privato con Sergio Marchionne alla Iveco, quando "contava solo portare i risultati e nessuno mi indicava le nomine da fare. Il sistema Sanità è bacato alla radice, perche' tutti scaricano le responsabilità e manca la meritocrazia".

Anche l'assessore pugliese, Ettore Attolini, sottolinea che le "problematiche sono comuni". Accogliendo l'invito del ministro Renato Balduzzi a fare in fretta per approvare il Piano della salute, si domanda "quando ci saranno i tempi necessari per discutere dei veri problemi della Sanita' che è diventata tecnocratica. Questi tempi ci consentono solo di tagliare le spese e non di ripensare il settore in maniera organica". Proprio i tagli, aggiunge, "minano alla radice il sistema, privandoci di personale indispensabile e impedendoci di garantire i Livelli essenziali di assistenza".
 
Sulla stessa linea l'assessore della Toscana, Daniela Scaramuccia, che chiede di "continuare a investire nella Sanità, anche sul fronte delle attrezzature e delle tecnologie", riconoscendo comunque l'importanza delle regole, purché non si impongano "altri vincoli. Bisogna lavorare invece sui volumi di attività, impedendo alle equipe di operare nelle strutture al di sotto di una certa soglia".

L’assessore della Regione Basilicata, Attilio Martorano ha trattato i temi dei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dell'appropriatezza della cura ai tempi della crisi.“Nel corso del mio intervento - ha dichiarato Martorano - ho avuto modo di illustrare le politiche sanitarie che la Basilicata sta portando avanti con determinazione per migliorare la qualità e perseguire al tempo stesso l'equilibrio economico. La bozza del nuovo patto della Salute, che governo e regioni dovranno auspicabilmente sottoscrivere entro il 30  aprile, dovrà coniugare il rigore dei tagli imposti dalla manovra estiva del governo Berlusconi (2,5 miliardi di euro nel 2013, 5,5 miliardi nel 2014) con la complessiva riorganizzazione dei servizi”.

"Molti cittadini pensano di spostarsi per ottenere prestazioni migliori - spiega l'assessore alla Sanità della Sicilia, Massimo Russo - ma questo non giustifica interamente il fenomeno, perchè il 40% della mobilità è dovuto a prestazioni inappropriate, frutto di politiche aggressive delle cliniche private. Se la Sicilia o la Campania riducessero la mobilità del 60%, sarebbero in regola con i bilanci della sanità".

Tratto da: Regioni.it
14 febbraio 2012
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