15 marzo -
“Mentre in Italia ancora qualcuno cerca di osteggiare, sulla base di pregiudizi, la medicina integrata, Strasburgo parla di protocolli, addirittura per malati oncologici. E non servono interpretazioni, le indicazioni sono chiare”. Così
Giovanni Gorga, presidente Omeoimprese, commenta l’articolo 113 della Risoluzione del Parlamento Europeo che, nell’ambito delle raccomandazioni per rafforzare la lotta al cancro, sottolinea come “
la medicina integrativa scientificamente riconosciuta e approvata dalle autorità sanitarie pubbliche può apportare benefici ai pazienti in relazione agli effetti concomitanti di diverse malattie e ai loro trattamenti, come nel caso del cancro” e afferma "
l'importanza di sviluppare un approccio olistico, integrativo e incentrato sul paziente e di incoraggiare, se del caso, l'uso complementare di tali terapie sotto la supervisione di professionisti del settore sanitario”.
“Il Parlamento – spiega Gorga citando gli atti ufficiali - invita la Commissione a considerare una strategia dell'UE sull'assistenza a lungo termine appropriata, accessibile e di alta qualità”.
“La fonte europea - conclude il presidente di Omeoimprese - è un esempio icastico di quanto nel nostro Paese il pregiudizio sull’omeopatia e sulle medicine complementari non abbia fondamento. Polemiche e illazioni sul ruolo dei farmaci omeopatici sono del tutto fuori luogo. Insisto affinché il Ministero della Salute adotti tempestivamente quelle misure di carattere economico così vitali per lo sviluppo di questo comparto e che, da tempo, rimangono inascoltate”.