28 luglio -
“Dopo un iter parlamentare durato più di due anni, oggi è stata finalmente approvata definitivamente la legge sui defibrillatori, licenziata dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati in via legislativa. Si conclude così un percorso che grazie alla diffusione e l'utilizzazione dei defibrillatori nei luoghi pubblici extraospedalieri come città, uffici, scuole, università, porti e aeroporti, stazioni ci permetterà di salvare tante vite”.
E’ il commento di
Elena Carnevali, capogruppo PD in Commissione Afffari Sociali, subito dopo l'approvazione definitiva della legge sui defibrillatori.
“Ogni anno in Italia vengono colpite da arresto cardiaco più di 60.000 persone. Tra le vittime dell’arresto cardiaco si trovano anziani e cardiopatici, ma anche bambini, giovani e sportivi. Quest’ultimi nonostante siano sottoposti regolarmente ad accertamenti medici al fine del rilascio dell’idoneità sportiva. In queste circostanze – continua la deputata bergamasca - l’unica terapia efficace in grado di scongiurare la morte certa è la defibrillazione precoce assieme alle opportune manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare. Il tempo dunque rimane il fattore determinante per la sopravvivenza nei casi di arresto cardiaco: da oggi con la possibilità di diffusione capillare di questi preziosi medici abbiamo un’arma in più per combattere questa guerra.
Nel nostro territorio – conclude la parlamentare del PD - per fortuna sono diffusi in maniera capillare, resta però da sciogliere il nodo della formazione e della manutenzione di questi dispositivi. Il numero di persone in grado di utilizzare questi apparecchi è ancora troppo esiguo, ecco perché la legge introduce anche una formazione specifica nelle scuole, l'utilizzo dei defibrillatori in caso di estrema necessità anche per soccorritori occasionali, che non incorreranno in conseguenze penali in caso di intervento e un'applicazione integrata con le centrali operative del 118 per la rapida geolocalizzazione dei soccorritori e dei defibrillatori più vicini al luogo dove si è verificata l’emergenza".