23 marzo -
Puntare sulla medicina territoriale e l'assistenza domiciliare, investire nella produzione di vaccini e anticorpi monoclonali, rendere subito esigibili gli screening neonatali e puntare sulle terapie innovative. E ancora: superare il precariato in sanità aumentando anche i contratti di formazione specialistica, includere le dipendenze patologiche nel piano della prevenzione. Sono queste le proposte del MoVimento 5 Stelle inserite nel parere della Commissione Igiene e Sanità del Senato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Assistenza domiciliare fulcro centrale sanità del futuro. La medicina del territorio, spiegano i senatori del MoVimento 5 Stelle in XII Commissione, "rappresenta il fulcro centrale della sanità del futuro. In questo senso, nel parere abbiamo spiegato come 'l’assistenza domiciliare deve essere intesa non solo come alternativa al ricovero bensì come un vero e proprio servizio di gestione del paziente cronico e/o non autosufficiente, continuo e per ogni aspetto necessario alla gestione e alla cura. Tale forma di assistenza deve essere inserita in un sistema di riforma delle Rsa e deve rappresentare un progetto specifico di assistenza per gli anziani e per i soggetti non autosufficienti di qualsiasi età'. Questa per noi è la vera sfida vincere".
Investire in produzione vaccini e anticorpi monoclonali. Ma non solo, proseguono, perché "questa pandemia ci ha messo davanti ai limiti del nostro Ssn, ma anche fatto capire la forza dei nostri medici, dei nostri operatori sanitari e l'importanza della scienza e degli investimenti nella ricerca. Nel parere sul piano nazionale di ripresa e resilienza chiediamo quindi di 'investire nella produzione di vaccini (inclusi quelli a mRna) e farmaci o terapie innovative, come gli anticorpi monoclonali, così da rendere il Paese autonomo in tali comparti rivelatisi strategici'".
Screening neonatali e puntare su terapie innovative. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza abbiamo chiesto poi di 'rendere pienamente esigibili gli screening neonatali per la diagnosi di malattie genetiche rare ed aggiornare frequentemente la lista delle malattie da ricercare in relazione all’evoluzione delle evidenze scientifiche raggiunte nel tempo in campo diagnostico-terapeutico per le malattie metaboliche ereditarie, includendovi anche le patologie neuromuscolari genetiche'" e "garantire l’accesso alle terapie innovative al più ampio numero di pazienti potenzialmente eleggibili, individuando nuovi modelli di accesso per quelle terapie che hanno anche una evidente componente di investimento per il servizio sanitario'".
Superiamo precariato sanità e aumentiamo contratti specialistici. Per migliorare il nostro Servizio sanitario nazionale è fondamentale inoltre puntare sul personale: "Da quando siamo al governo - ricordano - abbiamo lavorato tanto sia per superare il precariato in sanità che per aumentare i contratti specialistici. Per questo nel parere abbiamo chiesto di 'definire un progetto integrato di formazione del personale sanitario e socio sanitario, innanzitutto eliminando il precariato in sanità e risolvendo il problema del cosiddetto imbuto formativo'.
Medicina ambientale. Sempre in ambito di formazione, legato all'ambiente, "abbiamo proposto e inserito di prevedere anche una specializzazione medica post-laurea in materia di medicina ambientale e, all’ interno dei dipartimenti di prevenzione, l’istituzione di unità operative di medicina ambientale".
In Piano prevenzione includere anche dipendenze patologiche. Infine, concludono, "nel parere abbiamo chiesto di 'individuare nell’ambito del sistema di prevenzione un programma specifico per l’efficientamento delle attività predisposte dal Servizio Sanitario Nazionale in materia di prevenzione e cura delle dipendenze patologiche, nel cui novero rientrano anche la dipendenza da alcol, la dipendenza patologica da sostanze stupefacenti e psicotrope nonché la dipendenza da gioco d’azzardo patologica'. Un passaggio fondamentale perché per ridisegnare la sanità del futuro dobbiamo puntare sulla prevenzione come punto strategico per non dover arrivare a curare laddove potrebbe non essere necessario”.
23 marzo 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata