6 marzo -
“Soddisfazione per la sottoscrizione del Protocollo di intesa che regolerà il coinvolgimento dei medici specializzandi nella campagna vaccinale”. Ad esprimerla, la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, per voce del suo Presidente
Filippo Anelli. Che parla a margine del Consiglio Nazionale, in corso a Roma in modalità mista, con alcuni dei 106 presidenti degli Ordini territoriali in presenza e gli altri in collegamento.
“L’intesa raggiunta tiene conto delle giuste istanze dei medici specializzandi, che sono finalmente considerati e trattati come professionisti a tutti gli effetti – continua Anelli -. Ai colleghi saranno garantite le necessarie tutele e diritti, in primis quello alla formazione, e soprattutto una dignità professionale pari a quella di tutti gli altri medici. E di essere medici a tutti gli effetti, se non fosse stata sufficiente la legge, lo hanno dimostrato e lo stanno dimostrando sul campo, prendendosi cura, senza sosta e in prima linea, dei loro pazienti in questa pandemia”.
“Ora abbiamo circa 40000 medici in più che potranno essere coinvolti nella più grande campagna vaccinale della nostra epoca, accelerandola a tutela della salute di tutti i cittadini – prosegue Anelli -. Ringraziamo pertanto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Ministro dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, i due Ministeri in toto, la Conferenza Stato-Regioni e le Associazioni dei Medici Specializzandi, per aver trovato questo accordo, al quale, come Fnomceo, abbiamo dato il nostro sostanziale contributo. Accordo che ha messo un punto ad alcune polemiche dei giorni scorsi, che ci hanno tanto amareggiati perché non tenevano in debito conto il lavoro e la professionalità dei medici, tra i quali i medici in specializzazione, che tanto hanno dato in questo anno di pandemia, dimostrando, una volta in più, di essere il vero tessuto connettivo che sostiene il servizio Sanitario Nazionale. Auspichiamo quindi che anche, e soprattutto, chi ha ruoli di responsabilità nelle organizzazioni dei sistemi sanitari riconosca questo ruolo che è proprio di tutti i medici. E che non accada più che si pretenda come atto dovuto quello che è invece espressione del sapere, saper fare, saper essere che definisce la Professione medica”.
“Ora, dopo gli oltre 45000 medici di medicina generale, dopo i 40000 medici specializzandi, il Governo prenda in esame le modalità per coinvolgere nella campagna vaccinale i 63600 odontoiatri italiani – conclude Anelli -, che possono mettere, da subito, a disposizione le migliori competenze e le strutture adeguate”.