17 febbraio -
“Abbiamo fortemente apprezzato il discorso programmatico del Presidente del Consiglio Mario Draghi: ha toccato, con concretezza e concisione, tutti i punti che il Paese si aspettava. In particolare, condividiamo il riconoscimento del sacrificio dei nostri cittadini, il costante richiamo, in tutti gli ambiti, al ‘capitale umano ’ e il forte richiamo al dovere dell’unità”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli commenta il discorso programmatico di Draghi in Senato, in vista della fiducia.
“In tempo di pandemia, ogni piano di ricostruzione non può che partire dalla Sanità e dalla Salute: dai dati sui contagi, sulla diminuzione dell’aspettativa di vita, sino a 4-5 anni nelle zone di maggior contagio. E dagli effetti economici e sociali, con l’aumento dei nuovi poveri – continua Anelli -. Il discorso di Draghi ha colto subito l’evidenza più importante: la pandemia ha acuito le disuguaglianze che già esistevano nel nostro Paese. Disuguaglianze di salute, economiche, geografiche, sociali. E ha colpito in maniera pesante i giovani, le donne, il Mezzogiorno. È da qui che dobbiamo ripartire”.
“Dobbiamo ricostruire il nostro Servizio Sanitario nazionale, portando le competenze dei professionisti al letto del malato, vicino al cittadino – afferma Anelli -. Per questo abbiamo accolto con soddisfazione l’idea, manifestata da Draghi, di ridisegnare la sanità territoriale per rendere realmente esigibili, e prossimi ai cittadini, i “Livelli essenziali di assistenza”, affidando agli ospedali le acuzie. È la strada che anche la Fnomceo indica da tempo”.
“Bene l’idea di un piano per il Mezzogiorno, con un piano mirato di investimenti - aggiunge ancora -. Anche qui, spendere, e soprattutto spendere bene, è la via per colmare le disuguaglianze, anche di salute. Invitiamo a utilizzare la telemedicina e le nuove tecnologie per realizzare una rete sovraregionale delle competenze, che porti le eccellenze sanitarie vicino ai cittadini, abbattendo la mobilità sanitaria, con i suoi costi in termini economici, familiari, umani”.
“Condividiamo, infine, la priorità data alla campagna vaccinale: vaccinare tutti e farlo velocemente utilizzando le strutture già pronte e disponibili – commenta ancora Anelli -. A questo proposito, invitiamo ad accelerare il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale, che possono mettere a disposizione i loro studi e il loro know-how, maturato nelle campagne antinfluenzali, a beneficio soprattutto dei pazienti più anziani, che hanno difficoltà a spostarsi. E quello di tutti i medici, delle strutture pubbliche e private e liberi professionisti”.
“Lo avevamo detto ancor prima che il Presidente del Consiglio presentasse la squadra di Governo, lo ribadiamo ora: unità, uguaglianza, solidarietà sono le chiavi per uscire dalla pandemia – conclude Anelli -. Se su queste direttrici, come appare evidente dal programma, il Governo vuole muoversi per attuare il suo piano di ricostruzione, può contare su tutto il nostro appoggio. Noi medici ci siamo, e siamo pronti a mettere le nostre conoscenze, le nostre competenze, i nostri valori al servizio del Paese”.