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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Fnomceo: “Le borse non vadano perse, svolgere le prove quanto prima”

11 gennaio - “Preoccupazione” viene espressa dalla Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, che teme un bis della vicenda che ha tenuto per mesi “fermi in panchina” i medici che aspiravano a specializzarsi.
 
“Ora che la ‘telenovela’ delle Scuole di Specializzazione sembra essersi conclusa, con l’inizio dei corsi previsto per il 26 gennaio, non vorremmo che si aprisse uno ‘spin-off’ sul Corso per la Medicina Generale – spiega Anelli -. La formazione specifica in Medicina Generale è tanto importante quanto le specializzazioni, costituendo, l’una rispetto all’altra, le due facce della stessa medaglia: laddove lo specialista studia un organo in tutti i suoi dettagli e le sue funzioni, la medicina generale vede e cura la persona nella sua interezza”.
 
“Purtroppo, abbiamo, in Italia, carenza di entrambe le figure, mentre abbondano i medici laureati e abilitati che non riescono a portare a termine il loro percorso, e restano bloccati nel cosiddetto imbuto formativo - specifica Anelli -. Quest’anno, grazie all’impegno del Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha sensibilizzato, sul tema, l’intero Governo, e del Ministro dell’Università Gaetano Manfredi, abbiamo aumentato di oltre 5000 i posti nelle Scuole di specializzazione. Il relativo Concorso è rimasto però bloccato per mesi, per il vasto contenzioso cui ha dato origine il bando del Mur. Mentre, sempre grazie al Ministro Speranza, sono ora 1.272 le borse a disposizione per la Medicina Generale, cui si aggiungono i 712 posti senza borsa messi al bando, con graduatoria separata dalle Regioni”.
 
“Ora non vorremmo che lo slittamento delle prove portasse a vanificare l’impegno del Governo, facendo perdere le borse già stanziate – conclude il Presidente Fnomceo -. Chiediamo quindi che le borse siano mantenute, e si sommino a quelle che sarnno previste per il 2021. Invitiamo inoltre il Ministero a vigilare affinché le prove siano svolte quanto prima, in modo da poter recuperare tutti i medici già laureati senza sottoporli a inutili attese”
11 gennaio 2021
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