7 gennaio -
Nuovo grido di allarme lanciato dai primi firmatari dell’
Appello: “PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza): uno schiaffo alla sanità pubblica, briciole alla salute della popolazione” sull’ultima bozza del Piano.
“Non vediamo significativi mutamenti negli orientamenti del Governo sulle destinazioni alla Sanità ed ai Servizi Sociali del Recovery Fund, manca il radicale ripensamento sulla direzione di marcia per investire anche le poche risorse ora previste” così l’appello di una vasta coalizione di associazioni, di CGIL, CISL e UIL, e di centinaia di personalità dei mondi professionali, culturali e sociali, che ha individuato la priorità nel potenziamento dei servizi socio sanitari territoriali, e che finora è caduto nel vuoto. Non osiamo nemmeno ipotizzare che possa permanere questo silenzio.
“Non convince il ritocco del PNRR di queste ore – per la sanità si passerebbe da 9 a 15 fino a 18 miliardi – ma questo è solo un rimescolamento delle risorse che erano già previste e che hanno mantenuto la medesima destinazione: resta una quantificazione insufficiente e qualitativamente inadeguata”, ribadiscono.
“Non ci sarà crescita – prosegue la nota - dopo la pandemia se il SSN e il welfare sociale continueranno ad essere sottofinanziati, se non verranno fatti gli investimenti necessari per rafforzare la prevenzione, la medicina territoriale e l’integrazione sociale e sanitaria e se non si invertirà la rotta finora seguita segnata da una colossale disattenzione per la ricerca e la formazione del personale medico e sanitario”.
“Non ci sarà – incalzano - la ripresa se la campagna vaccinale avviata fra mille incertezze e lacune non supererà rapidamente le criticità: è un banco di prova, senza appello. Capire la lezione della pandemia significa anche questo: più efficienza nelle vaccinazioni, destinare le risorse necessarie per rafforzare il SSN e le politiche sociali e vigilare affinché le risorse non vengano sprecate. La timidezza finora dimostrata nell’investimento sulla sanità pubblica e per il sociale equivarrà alla crisi irreversibile del SSN universale, accentuando le già diffuse e intollerabili disuguaglianze sociali e territoriali esistenti. Il Ministro Speranza ed il Governo non possono assecondare tale prospettiva. Questo è quanto rivendichiamo oggi, perciò continueremo a vigilare e monitorare l’azione di Governo e Regioni senza far mancare il nostro contributo di idee e proposte”.
E perciò il 22 gennaio alle ore 16 è convocata un’assemblea pubblica (online) dei firmatari l’Appello “PNRR Schiaffo alla sanità, briciole alla salute” (a breve le info per partecipare).