23 settembre -
"Abbiamo approvato alla Camera una mozione di Forza Italia sul vaccino anti-influenzale. Attenzione alle fake news, perché non si tratta di introdurre l'obbligo della vaccinazione anti-influenzale, ma di favorirne un'estensione capillare, perché sappiamo che i sintomi dell'influenza sono molto simili ai sintomi del Covid".
Lo spiega
Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un video pubblicato sui suoi social.
"Ad oggi il vaccino viene offerto gratuitamente agli over 65 e alle donne in gravidanza. Noi chiediamo che la somministrazione gratuita venga estesa agli over 60, agli operatori sanitari, a coloro che lavorano all'interno delle case di cura o che assistono gli anziani. E chiediamo che la somministrazione del vaccino possa essere fatta anche nelle farmacie", aggiunge. "Sappiamo che come sempre arriveranno gli insulti e gli improperi dei no-vax. Pazienza, noi stiamo orgogliosamente con la scienza, la medicina e la competenza", conclude Gelmini.
La mozione a prima firma Gemini chiede un impegno del Governo affinché "la copertura vaccinale sia la più alta possibile", specie nelle categorie per le quali è oggi raccomandata o comunque offerta gratuitamente, "puntando sull'informazione, sulla chiamata attiva dei destinatari e sul coinvolgimento effettivo "delle figure chiave nella campagna vaccinale", quali medici di base, pediatri di libera scelta, specialisti ospedalieri, medici competenti, farmacisti e associazioni dei malati. Tra i vari punti, c'è anche la richiesta di coinvolgere non solo operatori sanitari, ma nche scuola, università e mass media "per favorire e promuovere la cultura vaccinale", mediante "incontri con i genitori, convegni tematici, interventi mirati nelle scuole e nei luoghi di lavoro". Si chiede inoltre di prevedere che, "per la stagione 2020-2021, la vaccinazione nei riguardi dei soggetti di età 60-64 anni sia raccomandata attivamente, oltre che offerta a titolo gratuito".
Infine il Governo viene chiamato a "investire risorse per migliorare i servizi di prevenzione sanitaria e di promozione dei programmi vaccinali", nonché a "destinare le risorse economiche necessarie a sostenere e potenziare la ricerca scientifica".