3 dicembre -
Sembra ormai certo che sia intenzione del Governo di anticipare di un anno il timing dei tagli alla sanità previsti dalla manovra di luglio di Tremonti. In tutto 7.950 milioni di euro nel biennio 2013/2014.
Tra i provvedimenti di quella manovra figura anche l'introduzione di nuovi ticket dai quali ottenere minori spese per 2.180 miliardi l'anno. Le modalità e gli ambiti di applicazione si dovrebbero discutere nel nuovo Patto per la salute da definire entro il 30 aprile del prossimo anno. Ma è chiaro che, se anche le misure del ticket dovessero essere anticipate di un anno, e cioè dal 2013, ci sarebbe meno tempo per mettere a punto nuovi sistemi di compartecipazione alla spesa con relativa riforma del sistema delle esenzioni. E, poi, in ogni caso, alle Regioni i nuovi ticket non piacciono e vorrebbero evitarli ad ogni costo.
Per questo, tra le principali richieste che le Regioni avanzeranno a Monti domani c'è proprio quella di definire al più presto il Patto per la salute, prevedendo magari misure alternative ai ticket.
In particolare le Regioni porteranno a Monti un loro "pacchetto" alternativo che comprende la disponibilità ad estendere a tutte le Regioni il
blocco del turn over del personale, oggi in vigore solo in quelle con Piano di rientro.
E poi di imporre
l'obbligo di gare d'acquisto regionali per tutti i beni e servizi, eliminando la polverizzaione delle gare a livello di singola Asl.
E ancora di
estendere il sistema di pay back per la spesa farmaceutica con ulteriori responsabilizzazioni delle aziende nello sforamento dei tetti e infine, il pezzo forte, una norma nazionale vincolante che obblighi a
chiudere tutti quegli ospedali, ma anche i singoli reparti che presentino indici di
performance o di strutturazione sotto standard.
C.F.