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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Rostan (LeU): “Passo in avanti determinante per la tutela dei minori”

13 novembre -  “L’approvazione in Aula della mozione con la quale si demanda al Governo di fissare i Livelli essenziali delle prestazioni per tutti i servizi rivolti ai minori prevedendo la ‘presa in carico’ delle famiglie in difficoltà per promuovere la genitorialità e prevenire gli allontanamenti quando la situazione non sia ovviamente legata a violenze ma ad indigenze e marginalità, e istituendo la vigilanza su conflitti di interessi, con la separazione netta tra chi decide sugli affidi e chi poi li gestisce, è un passo in avanti determinante per ciò che riguarda la tutela dei minori in Italia”.
 
Lo ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan.
 
“Con questo documento – prosegue la deputata di Liberi e Uguali – abbiamo altresì dato il via al cosiddetto sostegno di vicinanza cioè la possibilità che siano famiglie della stessa comunità locale ad attivarsi e farsi carico dei minori in difficoltà senza che questi vengano allontanati dai contesti di origine: una sorta di scambio solidale in cui le famiglie affidatarie intervengono a sostegno della famiglia d’origine aiutandole a superare le proprie difficoltà senza traumatizzare il minore. E sempre nell’ottica di fare la cosa più giusta per il minore, abbiamo chiesto un intervento sulla cosiddetta Pas, la sindrome di alienazione parentale, definita priva di fondamento scientifico da tutti gli organismi internazionali e che, ciò nonostante, viene a volte tirata in causa in modo inopinato per intervenire in decisioni di natura giudiziaria, arrivando anche a interrompere il legame familiare tra la madre e il figlio”.
 
“Una serie di misure – conclude Rostan – che non solo aumentano le tutele e le garanzie ma ci preoccupiamo di mettere al centro il minore, non l’adulto, con meccanismi che ne proteggano tutte le fasi della crescita. Abbiamo fatto uno sforzo per inquadrare il tema dell’affido non nella contingenza strumentale della polemica politica, o nello sguardo corto dell’attualità. Ma nel contesto ampio della condizione minorile nel Paese, nell’area vasta del disagio e della povertà, nella soluzione generale di un lavoro istituzionale più intenso e più allargato sui temi della famiglia, del disagio, della tutela del minore”.
13 novembre 2019
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