13 novembre -
“Sono molto soddisfatto dell’unanimità espressa da tutti i gruppi politici attraverso il voto di oggi: votare unanimemente un testo unitario, sottoscritto da tutti i gruppi politici, non accade quasi mai. È un momento importantissimo per tutte le persone con obesità e per i loro famigliari che vedono finalmente riconosciuta la loro condizione come una malattia e che possono contare sull’impegno del Governo a implementare un Piano Nazionale dedicato, con azioni di: promozione dell’attività fisica, della sana alimentazione e di corretti stili di vita; informazione e formazione dei cittadini con la collaborazione degli Enti locali e delle Autorità sanitarie; lotta alla discriminazione e al bullismo. Questa mozione è l’espressione della ferma convinzione di poter innescare una nuova stagione legislativa e dotata di strumenti operativi per l’obesità, grazie alla stretta collaborazione che continueremo a sviluppare con le Società Scientifiche e le Associazioni dei pazienti e di cittadinanza che ringrazio per aver collaborato e con i Comuni italiani.”
Questa la dichiarazione di
Roberto Pella (FI), primo firmatario della mozione sull'obesità approvata oggi all'unanimità dalla Camera.
"Da oggi una forte alleanza della politica con società scientifiche, associazioni dei pazienti, ricerca, sanità, scuola e Comuni potrà mantenere alta l’attenzione sulle attività di prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulle cure più appropriate da mettere in campo, per una maggiore conoscenza e consapevolezza del problema. In questi giorni di pianificazione e confronto sui numeri della manovra é importante concentrare le richieste sulla prevenzione: non é una missione semplice da attuare concretamente né indolore dal punto di vista economico, ma solo così si potrà veramente affrontare i rischi d’insorgenza dell’obesità. Le azioni saranno inquadrate all’interno di un Piano nazionale dedicato: un documento, cioè, condiviso dal Ministero con le Regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati sull’unitarietà di approccio centrato sulla persona con obesità.
In Italia, sovrappeso e obesità interessano quasi 1 adulto su 2 (10,4% sono obesi e 36% pre-obesi) e 1 su 3 tra bambini con meno di 8 anni, il più alto tasso di obesità infantile d’Europa. I più colpiti sono i bambini e gli adolescenti del Sud (31,9%), e più di un terzo di loro non pratica né sport né attività fisica. In entrambe le fasce di età si osservano delle differenze in base al genere, al livello d’istruzione e alla condizione socio-economica, alla residenza nelle aree urbane o più periferiche".
“Per le proporzioni che ha assunto nel nostro Paese e per le implicazioni che genera dal punto di vista della spesa per i sistemi sanitari – nazionali, regionali e locali, l’obesità è oggi una voce di bilancio sempre più insostenibile, se non saremo in grado di dotarci di politiche di prevenzione e di cura adeguate”, prosegue Pella.
"L’impatto economico di questa malattia e dell'eccesso di peso ponderale si stima pari al 4% della spesa sanitaria nazionale, per un totale di circa 4,5 miliardi di euro; l'8% della spesa sanitaria nella regione europea in costi diretti e almeno il doppio se consideriamo che tali patologie sono responsabili anche di costi indiretti. Un anno fa, a settembre 2018, la stessa Assemblea delle Nazioni Unite ha inserito come priorità di azione la lotta alle malattie non trasmissibili e all’obesità, con particolare richiamo a uno sforzo da parte degli Stati membri nella direzione della prevenzione", conclude il primo firmatario della mozione.