24 ottobre -
"La presentazione delle linee programmatiche del Ministro della Salute, Roberto Speranza, alle Commissioni riunite Affari Sociali di Camera e Senato delinea, formalmente, la politica sanitaria del Governo e quali misure intenda adottare per tutelare la salute dei cittadini e per individuare provvedimenti di valorizzazione delle professioni sanitarie e mediche" ha dichiarato
Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.
"Bene le risorse per Fondo Sanitario Nazionale e per il Patto per la salute; ma, l’approvazione di quest’ultimo, con lo slittamento al 31 dicembre 2019 non deve essere l’occasione di trattative al ribasso sulle risorse previste; così come l’abolizione del super ticket sulle prestazioni specialistiche deve rappresentare il primo passo verso una rivisitazione della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria. Con un riesame della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, le strutture pubbliche del Ssn possono ridiventare concorrenziali verso le strutture private, in maniera tale da richiamare nelle strutture pubbliche i soggetti paganti che fungono da ulteriore finanziamento al Fsn. In questi anni il sistema pubblico ha esternalizzato servizi ad alta redditività, ma che richiedono bassi investimenti. Tocca invertire la tendenza per richiamare capitali che vadano a sovvenzionare la complessità delle prestazioni", continua il segretario generale dello Smi.
"Per questo ci attendiamo che la prossima Legge di Bilancio 2019 e il suo collegato fiscale siano coerenti rispetto agli intendimenti del Ministro della Salute. Stessa chiarezza ci aspettiamo sul regionalismo differenziato. Non possiamo permettere, aggiunge Onotri, che per questa strada, si cambi il rapporto di lavoro del medico di medicina generale con il Ssn, che oggi è di tipo parasubordinato, con un rapporto di tipo privatistico come la regione Veneto sta tendando di attuare".
"La mia parte sindacale, inoltre, non è insensibile all’allarme per la forte carenza di medici specialisti e medici di medicina generale; per questo ci attediamo, anche, dal Ministro Speranza passi concreti che favoriscano una riforma strutturale della formazione per i medici, per superare l’imbuto formativo e dare un assetto diverso all’accesso alla professione, istituendo la scuola di specializzazione per i medici di medicina generale".
"Ci auguriamo, infine, che con la presentazione delle linee programmatiche si dia un impulso definitivo all’approvazione del disegno di legge contro la violenza a medici e a sanitari, varato al Senato della Repubblica e adesso in discussione alla Camera dei Deputati. Su questo temo lo Smi ha convocato un importante convegno per sabato 26 ottobre a Torre Annunziata, che vedrà la partecipazione di organizzazioni sindacali, rappresentanti degli ordini professionali e specialisti del settore. Nel Paese è quanto mai necessario individuare misure di prevenzione e di contrasto per gli atti di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie e mediche nell'esercizio delle loro funzioni, che ormai con frequenza costante mettono a serio pericolo l’incolumità fisica e professionale della categoria; è una questione di civiltà per tutelare i sanitari e i medici, garantendo, in serenità, l’accesso alle cure per tutti i cittadini del nostro Paese", conclude Onotri.