27 giugno -
“Breve corso di programmazione dei fabbisogni per il Ministro Bussetti. Incrementare oggi gli ingressi alla scuola di Medicina e Chirurgia portandoli a 11.600 significa che i futuri giovani Colleghi, dopo aver affrontato un lungo e duro percorso formativo, saranno disponibili per entrare nel mondo del lavoro nel 2031/2032. Non tutti purtroppo. La “mortalità” è valutabile intorno all’11%. Quindi circa 10.500 raggiungeranno l’agognata meta. Si può prospettare che circa 2000 seguiranno il corso di formazione in Medicina Generale e 8.500 acquisiranno il titolo di specialista. Come si evidenzia dal grafico il fabbisogno di specialisti nel SSN per garantire il turnover dopo il 2030, sarà inferiore a 3000/anno. Attualmente gli specialisti che non scelgono il rapporto di lavoro con il SSN sono circa il 30% del totale che annualmente acquisiscono il titolo. Per cui possiamo stimare un fabbisogno complessivo di 4000 specialisti. Si può aggiungere un margine di errore intorno al 10%, arrivando ad un fabbisogno stimabile di circa 4.500. Ci apprestiamo a formarne 8.500. Per 4.000 di loro sarà problematico trovare sbocchi lavorativi in Italia. In 5 anni saranno 20.000. Dall’imbuto formativo passeremo ad un imbuto lavorativo. Uno spreco stimabile intorno a 5 miliardi di € perché ognuno di loro costa 250.000 €, quanto una Ferrari. Andranno tutti a lavorare all’estero. Complimenti Ministro Bussetti. Non mancano laureati in Medicina e Chirurgia, mancano specialisti! E mancano ora e non tra 12 anni quando i fabbisogni saranno più che dimezzati”. È quanto scrive su facebook il segretario nazionale dell’Anaao Assomed,
Carlo Palermo commentando la decisione del Ministro dell’Istruzione,
Marco Bussetti di aumentare i posti a Medicina.