18 giugno -
"Ciò che può fare il Comune non deve fare la Regione. Ciò che può fare la Regione non deve fare lo Stato. Questo è in sintesi il principio del decentramento. E’ un principio a garanzia dei cittadini, per avere una amministrazione più vicina ai problemi e ai bisogni del territorio, a garanzia di maggior trasparenza e possibilità di controllo su quelle scelte. Ma, per lo stesso principio, dove la Regione non fa, può intervenire lo Stato. Deve intervenire lo Stato. Ecco cosa succede oggi con il decreto Calabria". Così Giovanni Endrizzi, componente del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità intervenendo in Aula sul decreto Calabria.
"Se la Regione non sa gestire la sanità - ha proseguito -, se non sa trattenere gli interessi partitocratici, quelli clientelari, le trame mafiose. Se causa dissesto, sprechi, corruzione, malasanità. Non può essere il presidente della Regione il commissario ad acta per la sanità e invece questo abbiamo visto fino a quando l’emendamento del Movimento 5 Stelle ha cancellato questa assurdità. Bene, oggi ne cancelliamo un’altra: questo decreto interviene dove la partitocrazia locale ha fallito e finalmente la Calabria potrà avere una sanità degna di questo nome. Basta costi altissimi e servizi insufficienti. Da oggi, in Calabria, si volta pagina".
18 giugno 2019
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