13 marzo -
“Il ministro della Salute Giulia Grillo, con adamantina chiarezza, ha reso ancor più evidente ciò che già avrebbe dovuto essere chiaro a quanti hanno a cuore la tutela della vita”. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori
Maurizio Gasparri (FI) e
Gaetano Quagliariello (Idea).
“I fatti - proseguono - sono semplici: la pessima legge della scorsa legislatura sulle disposizioni anticipate di trattamento ha aperto un varco all'eutanasia nel nostro Paese, la Corte Costituzionale ci si è infilata dentro per allargarlo, e i sostenitori della `dolce morte´, ben rappresentati anche nell'esecutivo e nella maggioranza, si fanno forti dell'assist giudiziario perché venga portata avanti la propria agenda”.
“Purtroppo - concludono- a dispetto dei contratti di governo, fuori dal palazzo la realtà e i tribunali non conoscono `moratorie´. Per i difensori della vita stare fermi non significa limitare i danni ma siglare la resa. L'ordinanza della Corte Costituzionale si è innestata sugli elementi eutanasici della pessima legge sul testamento biologico. Per fermare l'eutanasia, dunque, non basta opporsi alle nuove leggi in discussione: bisogna correggere quelle che già ci sono e tappare la falla prima che sia troppo tardi. I nostri disegni di legge, chirurgici e mirati, sono già depositati e a disposizione dei colleghi di buona volontà”.