8 febbraio -
“È apprezzabile la volontà del Ministro della Salute Giulia Grillo di mettere in atto correttivi per risolvere il problema della carenza dei medici di medicina generale. Tuttavia, la norma inserita nel Dl Semplificazioni, che darà la possibilità, anche a chi non avrà ancora completato il corso di formazione, di poter ricevere l'incarico fino al 31 dicembre 2021, è solo una misura tampone, che non fa che spostare il problema più avanti nel tempo”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri,
Filippo Anelli, commenta le dichiarazioni di oggi del Ministro che ha definito il provvedimento ‘una boccata d’ossigeno per la medicina generale’.
“Ammesso che questa misura sia praticabile, perché in ogni caso rimanda a un Accordo Collettivo Nazionale, non risolverà certo sul lungo periodo il problema della carenza di Medici di Medicina Generale, a meno di non associarla a un aumento delle borse – continua Anelli –. Invitiamo quindi il Ministro ad accelerare sull’Accordo Collettivo Nazionale per le convenzioni dei Medici di Medicina Generale e, soprattutto, a mantenere la quota annua di duemila borse per i prossimi dieci anni. Questa misura, che va associata al raddoppio delle borse per le scuole, è del tutto praticabile, comportando un esborso complessivo per le casse dello stato di centocinquanta milioni l’anno, dei quali cinquanta milioni per la Medicina Generale e cento per le specializzazioni, che in parte potrebbero essere recuperati riutilizzando i fondi delle borse ‘abbandonate’, che oggi vanno persi. E non si tratterebbe di un costo ma di un investimento per la salute di tutte le persone che si trovano sul territorio italiano”.