12 dicembre -
“Il Servizio sanitario nazionale ha sempre puntato sul loro ruolo, sulle loro competenze – ha detto
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, il maggior Ordine d’Italia con i suoi oltre 445mila iscritti -. I 40 anni del Ssn rappresentano un traguardo importantissimo per il nostro Paese - aggiunge -. Quando nacque, c'erano evidenti diseguaglianze di salute: ora il Paese è cresciuto sotto ogni punto di vista, sono stati raggiunti traguardi importanti, l`età media continua ad aumentare. La sfida adesso è rendere questo aumento in anni qualitativamente validi".
E questa secondo Mangiacavalli è una sfida che gli Infermieri sentono di poter raccogliere, a patto di non subire più blocchi e contingentamenti di personale che negli ultimi dieci anni hanno messo a dura prova la sanità pubblica.
"La priorità - sottolinea Mangiacavalli - è rimettere in tutte le agende politiche e istituzionali il nostro Ssn al centro della discussione, perché abbiamo scelto un sistema universalistico e gli infermieri ci credono. Vogliono lavorare affinché si possa realizzare un Ssn che sia più coerente rispetto ai bisogni di salute, che investa di più sul capitale umano. E di questo gli Ordini professionali e anche tutte le professionalità coinvolte nella cura e nell’assistenza che devono operare in sinergia e multiprofessionalità sono garanti".
“Gli infermieri - prosegue – sono e saranno attori protagonisti dell’evoluzione del sistema nei prossimi dieci anni, capaci di gestire il cambiamento e l’innovazione sia dal punto di vista manageriale che da quello clinico, avendo sempre ben presente prioritariamente la relazione con l’assistito, la necessità di percepire i reali bisogni della persona. E’ sempre stato così in questi 40 anni e siamo pronti a raccogliere la sfida futura”, ha concluso.