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QS Edizioni - mercoledì 4 dicembre 2024

Intervista a Marco Cappato (Ass.Coscioni): “Nel Def non si parla mai di Scienza”

di Lorenzo Proia
7 ottobre - Quali sono le sue impressioni a margine di questo importante Congresso per la ricerca scientifica?
Noi abbiamo lanciato degli obiettivi che riguardano sul piano italiano la legalizzazione della ricerca, per esempio, sugli embrioni, sulle libertà civili, la legalizzazione dell’eutanasia e sulle droghe. Queste sono le richieste che facciamo al Parlamento e abbiamo gli strumenti per realizzarne la calendarizzazione. Sul piano internazionale chiediamo l’assoluta libertà della ricerca scientifica.

Che situazione gode, secondo lei, la Ricerca Scientifica italiana? Mi riferisco in primis alla questione delle risorse e degli strumenti in mano a chi produce Scienza, ma anche del rapporto con il potere legislativo e con quello esecutivo.
Ma intanto la politica non parla mai di scienza: ogni tanto si dice ‘ah! Ma bisognerebbe dare più soldi alla scienza’, ma si fa tanto così per dire, poi non c’è nulla di concreto. Nel Def non ho sentito pronunciare mai la parola Scienza. Quindi non c’è alcun tipo di priorità politica, che non significa solo dare soldi alla ricerca ma anche insegnare il metodo scientifico nelle scuole.

Un’ultima domanda: adesso è viva la polemica e  la lotta sul tema dell’aborto dopo i fatti di Verona. Da una parte si parla di diritto alla vita, dall’altra si organizza una manifestazione femminista per il 10 novembre indicano in Pillon l'avversario.
A me non interessa nulla né di Pillon né  di chi deve segnare la sua posizione a favore dell’aborto. Io penso sia più utile concentrarsi sul rispetto della legge e anche sulla la riforma della legge, perché l’aborto si possa praticare anche nelle strutture private e perché i contraccettivi siano distribuibili gratuitamente, non sono utili le posizioni di alcune femministe.
 
Lorenzo Proia
7 ottobre 2018
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