27 luglio -
Stabilizzazione dei precari, assunzioni per il ricambio generazionale ma soprattutto attenzione alla condizione di alcune professioni che svolgono attività usuranti. Sono queste alcune delle priorità esposte oggi dalla Confederazione generale sindacale (Cgs), nel corso del primo confronto con il ministro della Pubblica amministrazione,
Giulia Bongiorno.
"Per noi è importante che si avvii davvero un nuovo corso - evidenzia il vicesegretario generale della Cgs,
Andrea Bottega - e che, quindi, non si ripetano gli errori del passato, svilendo il ruolo sindacale. Ci auguriamo, per esempio, che non vengano più prese decisioni come l'aumento degli stipendi di 80 euro per legge. Incremento che poi ha reso necessario un intervento correttivo nel Contratto collettivo nazionale del lavoro".
L'altro tema sul quale ha insistito il sindacato è stato quello della mobilità dei dipendenti pubblici, una materia che, "deve essere disciplinata dai contratti e non da altri interventi legislativi".
La Confederazione generale sindacale, infine, ha rivolto un appello al ministro perché intervenga a garanzia delle libertà sindacali: "Le agibilità dei sindacati - ha concluso Bottega - non possono essere negate a chi si sottrae alla firma di un determinato contratto nazionale. Una deriva da scongiurare anche con un intervento legislativo per evitare che a essere penalizzata sia la rappresentanza democratica".