29 giugno -
C’è anche lo Snami tra le sigle mediche pronte a scioperare se nella Manovra dovessero essere confermate le misure anticipate dalla bozza, cominciare dalla proroga a tutto il 2014 del blocco sugli aumenti per il personale sanitario e convenzionato. “E’ un provvedimento che indispettisce e amareggia” commenta il presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, Angelo Testa, “perché verrebbe ulteriormente rinviata quella riforma della struttura del compenso che i medici di famiglia attendono da anni”. L’obiettivo della riforma, ricorda lo Snami, è quello di separare retribuzione professionale e spese per i fattori di produzione (studio, personale, attrezzature) in modo da “evitare che la crescita dei costi continui a erodere l’onorario dei medici”. “Il nostro sindacato – aggiunge Testa - è già in stato di agitazione dallo scorso maggio per la vicenda dei certificati di malattia. Ci metteremmo poco, dunque, per scendere in piazza contro la Manovra”.
Se la proroga al congelamento dei rinnovi contrattuali e convenzionali amareggia, lascia invece “disorientati” la norma che eliminerebbe le restrizioni in materia di accesso all’esercizio per un’ampia gamma di professioni. “Secondo quanto riportano alcuni giornali - continua Testa - questo intervento nasconderebbe di fatto l’abolizione di parecchi ordini, fatta eccezione per quelli degli architetti, ingegneri, avvocati, notai e farmacisti. Non riusciamo a capire, chiediamo al Governo di chiarire urgentemente se l’intenzione sia effettivamente quella di eliminare l’Ordine dei medici”.