«Secondo quanto evidenziato dall’Inps tutti gli invalidi civili che hanno un’attività lavorativa, anche piccola o simbolica, si vedranno sopprimere l’assegno di invalidità di 287 euro. Abbiamo apprezzato l’intervento di alcuni ministri che si sono impegnati a risistemare questa delicata faccenda, ma al momento non possiamo far altro che esprimere grande allarme e preoccupazione per l’accanimento così violento nei confronti di persone con invalidità che vorrebbero mantenersi attive. E si tratta solo della modesta somma di 287 euro, una goccia nel mare dei loro bisogni» dichiara
Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani.
A seguito della pronuncia della Corte di Cassazione che è intervenuta sul requisito dell’inattività lavorativa, infatti, l’INPS ha fatto sapere in un suo messaggio che l’assegno mensile di assistenza può essere liquidato solo nel caso in cui risulti l’inattività lavorativa del soggetto beneficiario.
«Lanciamo un appello al Ministro del Lavoro Andrea Orlando e alla Ministra per la Disabilità Erika Stefani – prosegue Messina - affinché trovino al più presto una soluzione per evitare che ora tante persone con disabilità civile si trovino a dover scegliere tra quel piccolo contributo e un lavoro che consente loro di restare integrati nella società, di sentirsi parte attiva della vita del Paese, di mantenere vive le relazioni con gli altri e dare il loro importante contributo. Insomma, da una parte ci sarebbe l’assegno di neanche trecento euro mensili, e dall’altro la possibilità di svolgere piccoli lavori che possono significare tanto per chi si trova in condizioni di difficoltà economica, ma che soprattutto rappresentano per molti anche un fatto di dignità a cui legittimamente non si vuole rinunciare. Ci aspettiamo, piuttosto, che le risorse del Pnrr siano utilizzate proprio per supportare le persone più fragili, tra cui le persone invalide, con iniziative che migliorino la qualità della loro vita e che sostengano la loro autonomia, di cui il lavoro è una parte importante, a tutte le età. Senior Italia FederAnziani è pronta a incontrare i ministri competenti al fine di essere di sostegno per la risoluzione del problema.»