È uscito il libro
“Passione, dialogo, etica della responsabilità” con il quale il marito e i suoi più stretti collaboratori, hanno voluto ricordare
Emilia Grazia De Biasi senatrice del Pd e Presidente della Commissione sanità del Senato nella XVII legislatura, recentemente scomparsa all’età di 63 anni. Emilia, una donna che ha attraversato il suo tempo con un’ampia ricchezza di interessi spaziando con competenza, dall'analisi politica alla questione femminile e di genere, dalla sanità alla cultura, dal teatro alla musica.
Questo libro non è una biografia, è piuttosto il tentativo di restituire al lettore il ritratto umano e politico di Emilia De Biasi attraverso le sue parole e le parole di quanti l’hanno conosciuta, di coloro che hanno collaborato con lei con differenti ruoli e fasi diverse, del suo percorso politico e istituzionale non separando le sue scelte politiche dal suo essere donna appassionata e di pensiero. Il libro, edito da Biblion è stato curato dal marito,
Guglielmo Bruni; da
Pigi De Lauro suo portavoce al Senato, da
Massimo Tafi,
Enrica Borrelli e
Elisabetta Cacioppo, suoi collaboratori a Milano.
La scelta di chi ha presentato il volume non è stata casuale:
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, che in una nota sottolinea “l’imparzialità e la correttezza” della De Biasi:
Beppe Sala, Sindaco della sua città di adozione, Milano, che ha sempre amato (“Milano ha perso una vera combattente”, scrive il primo cittadino) e
Walter Veltroni con il quale ha condiviso la nascita del Pd e che la conosceva bene tanto da scrivere che lei aveva “Mille interessi, diecimila dubbi, centomila passioni”. E il ricordo, una vera dichiarazione d’amore (“Ciao Emilia, ci rivediamo”) del marito
Guglielmo Bruni.
Ma la Senatrice la ricordano non solo esponenti politici della sua parte come il capogruppo Pd di allora
Luigi Zanda, ma anche suoi avversari politici come
Laura Bianconi,
Luigi D’Ambrosio Lettieri,
Maria Rizzotti; giornalisti come
Cesare Fassari, il direttore di
Quotidiano sanità; scienziati come
Silvio Garattini; il Presidente di Farmindustria
Massimo Scaccabarozzi, il Presidente della Fondazione Gimbe,
Nino Cartabellotta.
Insomma, numerose testimonianze che spiegano, con i loro ricordi il percorso politico della De Biasi come fanno i senatori
Lucio Romano e
Amedeo Bianco, quest’ultimo unico uomo del gruppo Pd, presente nella Commissione Sanità, composto, forse non a caso, dal 90% di donne che racconta anche i momenti difficili e di contrasto avuti nei lavori della Commissione affrontando tematiche delicate. Un libro che, come auspicano quelli che l’hanno curato, “riesca nell’intento di ricordare una persona grandemente apprezzata e che ci ha lasciato troppo in fretta quasi senza darci la possibilità di salutarla. Ecco, questo è il nostro saluto”.