La pandemia ha messo in evidenzia come la medicina del territorio (cure primarie e servizi di prevenzione) sia stata dirimente rispetto alla medicina ospedalocentrica. Stiamo confrontando la medicina dell’iniziativa (cure primarie) e la medicina dell’attesa (assistenza ospedaliere) all’interno del sistema sanitario nazionale.
Puntare sulle sole strutture ospedaliere, pur riconoscendo che in tempo di COVID tali strutture hanno mostrato una flessibilità e una capacità di trasformazione e di riorganizzazione straordinaria e inimmaginabile, non è stato sufficiente e in alcuni casi errato, perché è necessario produrre condizioni di salute nel territorio. La carenza di posti letto in terapia intensiva, e la non adozione di piani d’intervento per le emergenze, evidenzia l’incapacità a trattare le persone prima della necessità del ricovero sul territorio e al proprio domicilio.
Per questo
Giuseppe Carbone, Segretario Generale FIALS, in linea con gli obiettivi del PNRR “aveva visto lontano ritenendo fondamentale la medicina di prossimità e spingendo l’acceleratore sulla nascita di Assofamiglia, un’associazione no profit che parte nel suo territorio brindisino e che rivolge l’attenzione ai bisogni sociosanitari dei cittadini che versano in condizione di fragilità”.
“Sono un gruppo di giovani professionisti esperti operanti nell’ambito sanitario e sociale, accomunati dal desiderio di svolgere un’attività di volontariato senza scopi di lucro e senza fini politici. Ispirati dai principi di solidarietà e animati da un sentimento di aiuto verso la persona, commenta il Presidente Giuseppe Carbone, ho maturato l’idea di fondare l’associazione “Assofamiglia, Assistenza alla famiglia” con i seguenti obbiettivi:
- prevenzione e promozione della salute;
- assistenza centrata sulla persona;
- approccio olistico al malato;
- assistenza sanitaria domiciliare;
- trasporto infermi con ambulanza.
- promozione culturale dei soci con corsi di formazione specifici
L’intento è di fornire un aiuto concreto alla persona attraverso la promozione della salute, garantendo i servizi assistenziali e rivolgendo particolare attenzione alle categorie sociali più deboli quali anziani, disabili e famiglie disagiate”.
“La nostra proposta - spiega Carbone - è quella di ripartire da un’assistenza centrata sulla persona, mediante una relazione moderna in cui il tempo della relazione non è stabilito dalla prestazione, ma sia un tempo stabilito dalla persona e dalle sue necessità. Tutto questo grazie alla professionalità dei soci volontari qualificati e specializzati nel loro ambito lavorativo: dall’infermiere, all’operatore socio sanitario, forniamo assistenza a 360° con estrema comprensione e flessibilità nei riguardi dell’assistito. Oltre al servizio di assistenza domiciliare, l’associazione offre un servizio di trasporto nel comune e fuori comune per disbrigo visite mediche e pratiche amministrative”.
“Assofamiglia – conclude - vuole essere un motore di cambiamento per la realizzazione di un futuro migliore sia per le generazioni attuali che per quelle future. In quest’ottica Il “cuore” dell’ Onlus è riassumibile nel “Far diventare protagonisti le persone con disabilità e far diventare tutti gli altri concetti, valori e azioni funzionali ed orientati a raggiungere questo scenario” ed è aperta a tutti i cittadini che vorranno avvicinarsi e farne parte.Il cambiamento è iniziato, chi vuole diventarne protagonista?”.