Aumentano le donazioni di sangue in Italia che nel 2011, rispetto all’anno precedente, hanno fatto registrare un incremento dell’1,5%. I giovani, però, continuano ancora a rappresentare solo una fetta marginale dei donatori, attestandosi intorno al 28% del totale. Il quadro della situazione del comparto sangue è stata illustrata oggi al ministero della Salute, dal direttore del Centro Nazionale Sangue (Cns),
Giuliano Grazzini, alla vigilia della Giornata mondiale del donatore di sangue promossa dall'Oms, in programma come ogni anno il 14 giugno e accompagnata dallo slogan "Every blood donor is a hero" (Ogni donatore di sangue è un eroe).
Il numero dei donatori di sangue in Italia, ha spiegato Grazzini, è stato pari nel 2011 a 1.733.398 (69,9% maschi e 30,1% femmine) di cui 35,5% donatori frequenti. Questa differenza di genere è dovuta al fatto che gli uomini possono donare fino a 4 volte, a differenza delle donne che possono farlo solo fino a 2. Il numero di donazioni totali è stato, invece, pari a 3,3 milioni e i pazienti trasfusi nel 2001 hanno raggiunto quota 685.419. In media ogni donatore ha effettuato 1,9 donazioni l'anno, dato in linea con i livelli Ue.
Nel comparto sangue, ha commentato il ministro della Salute,
Renato Balduzzi, ''siamo oggi in grado di presentare dati positivi e siamo verso la riduzione della fisiologica disomogeneità tra le diverse Regioni. L'obiettivo che dobbiamo prefiggerci - ha concluso il ministro – è quello di arrivare avere standard e livelli di programmazione che siano comuni su tutto il territorio nazionale''.
Giovanni Rodriquez