Essere donne protagoniste della propria femminilità fin dall’adolescenza con scelte e comportamenti responsabili che tutelino fertilità, riproduttività e sessualità. Aspetti che diventano ancora più importanti con l’arrivo dell’estate, quando aumentano le possibilità di contrarre malattie a trasmissione sessuale o di incorrere in gravidanze indesiderate. Per questo l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (ONDa) lancia oggi un nuovo opuscolo mirato al concetto di ‘contraccezione, tra prevenzione e benessere’, nel quale si affrontano con chiarezza e esaustività gli aspetti fisiologici, medico-sanitari e precauzionali di ogni ciclo vitale della donna, con una attenzione particolare proprio al tema della contraccezione: dalla pillola più tradizionale, affiancata da altre soluzioni ormonali, ai metodi barriera come il preservativo, alle opportunità meno invasive (ma anche meno sicure) di metodi di auto-osservazione. Ma in cui si offrono anche indicazioni e consigli per la salute della donna e la prevenzione delle malattie oncologiche.
L’opuscolo con una tiratura di un milione di copie, realizzato grazie al sostegno di Teva Theramex, verrà distribuito negli ospedali che hanno aderito al programma Bollini Rosa (oltre 200, www.bollinirosa.it), nei consultori, nelle farmacie e negli ambulatori di ginecologia. La brochure sarà anche scaricabile sul sito www.ondaosservatorio.it.
Ma accanto all’informazione, sottolinea ONDa, “non va dimenticato l’importante ruolo svolto dal ginecologo – il ‘medico della donna’ – l’alleato con il quale identificare una prevenzione (piuttosto che una terapia) ad hoc sia terapeutica sia di comportamenti e stili di vita”. “Sono oggi moltissime le opportunità offerte alla donna – ha spiegato
Rossella Nappi, Professore associato della sezione di clinica ostetrica e ginecologica dell’Irccs Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia – per proteggere il proprio benessere fisico, psichico e sessuale. Questo grazie ad una adeguata prevenzione sia contro le malattie a trasmissione sessuale, attraverso una corretta contraccezione scelta in relazione alle esigenze della donna, sia nel rispetto del desidero di maternità, espressione piena della femminilità, conciliata con i molteplici ruoli professionali e di care-giver che la donna ricopre”.
“Questo opuscolo nasce dall’impegno di ONDa e dalla preziosa collaborazione di esperti di medicina di genere – ha affermato
Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio Nazionale per la salute della Donna – con l’obiettivo di informare la donna sulle fasi della propria femminilità, partendo dai suoi albori con la comparsa della prima mestruazione, per giungere alla riproduttività e alla maternità, fino al completamento del ciclo fertile con le implicazioni correlate al climaterio e alla menopausa. Ciascuna di queste fasi richiede una attenzione diversa e comportamenti corretti affinché venga rispettato il buon equilibrio fisico e psico-emotivo della donna, fondamentale anche in relazione ai molteplici ruoli di madre, moglie, professionista e care-giver che oggi ricopre all’interno della nostra società. Per arrivare preparata, informata e in grado di proteggere la propria femminilità dall’adolescenza fino alla maturità, occorre che la donna sia accompagnata da figure esperte che la aiutino ad identificare strategie di prevenzione e contraccezione che rispettino sia la salute sia i bisogni professionali e relazionali estremamente diversificati”.
“Diventa dunque fondamentale per la donna – ha aggiunto Rossella Nappi, – instaurare con il proprio ginecologo un rapporto di empatia e un dialogo che sia finalizzato in primo luogo alla prevenzione e protezione di tutte le sfere che ruotano attorno al benessere femminile – dalla fertilità, alla riproduzione, alla sessualità -, prima ancora che di salute. Il ginecologo diviene, in quest’ottica, il ‘medico della donna’ nel senso più ampio del termine, colui con il quale discutere di strategie di prevenzione che cominciano da un corretto stile di vita, estendendosi alla periodicità e al tipo di esami adeguati ad ogni fascia di età, fino alle scelte contraccettive, la cui larga disponibilità permette oggi di valutare quelle che meglio si adattano alle esigenze di ogni donna nel suo ruolo di madre, moglie e professionista. Un approccio che – ha precisato l’esperta - deve cominciare fin dall’adolescenza consentendo anche alle più giovani di iniziare a cogliere nel proprio corpo segnali di alterazioni, quali il dolore o le irregolarità del ciclo mestruale, e di imparare a proteggerlo dalle insidie correlate ad una sessualità non responsabile – penso alle malattie a trasmissione sessuale – e preparasi in maniera corretta a progettualità di vita più ampie ed importanti”.