Otto mesi di indagine hanno portato nelle prime ore di oggi all’arresto di 14 persone per sodalizio criminale dedito alla vendita illegale di sostanze anabolizzanti pericolose per la salute, che venivano commercializzate in ambito nazionale a giovani frequentatori di palestre e ad atleti praticanti discipline sportive amatoriali, tra le quali ciclismo e calcio.
La notizia arriva dai Nas di Trento, che hanno effettuato l’operazione (che ha visto impegnati complessivamente oltre 250 militari) insieme all’Arma territoriale, supportati da un elicottero del 3° Nucleo e da unità cinofile di Bolzano.
Le ordinanze di custodia cautelare (6 in carcere ed 8 ai domiciliari), disposte dal GIP del Tribunale di Trento, sono state eseguite in diverse Regioni: 11 in Trentino Alto Adige, le restanti in Veneto, Lombardia e Puglia.
“L’indagine – spiega la nota dei Nas - ha consentito di individuare un’associazione per delinquere, composta da preparatori atletici e frequentatori di palestre, finalizzata all’approvvigionamento ed al traffico di farmaci ad effetto dopante estremamente pericolosi per la salute, procurati e distribuiti al di fuori dei canali ufficiali. I medicinali anabolizzanti, per lo più provenienti dall’Est Europa e privi di autorizzazione per l’immissione in commercio, infatti venivano illecitamente introdotti nel territorio nazionale tramite corrieri ovvero spedizioni postali e quindi venduti ad una consolidata rete clientelare costituita da body builders, frequentatori di palestre ed atleti amatoriali praticanti diverse discipline sportive, che li assumevano senza alcuna esigenza terapeutica, in mancanza di prescrizioni mediche e con grave pericolo per la loro salute”.
Nel corso dell’operazione sono state effettuate, in 12 provincie di tutta Italia, 75 perquisizioni nei confronti degli arrestati e di soggetti individuati quali acquirenti ed assuntori delle sostanze illecite, nel corso delle quali sono stati rinvenuti “svariati quantitativi di farmaci dopanti che si aggiungono alle oltre 200 confezioni già poste sotto sequestro durante l’indagine”.
Sono corso ulteriori indagini tese ad individuare ulteriori responsabilità per l’illecita distribuzione delle pericolose sostanze.