Le persone ricoverate negli ospedali italiani hanno due esigenze fondamentali: avere accanto i propri cari e sentire meno dolore. è questo uno dei dati forniti dallo studio realizzato dalla Fondazione Gigi Ghirotti e presentato oggi al ministero della Salute, in vista della 11° Giornata del Sollievo che si svolgerà domenica prossima, 27 maggio.
Realizzato attraverso l’analisi di 23.706 questionari, compilati da pazienti ricoverati in diversi ospedali di 14 Regioni, lo studio indica quali sono i bisogni maggiormente sentiti dai pazienti: accanto alla “vicinanza dei propri cari” e al “sentire meno dolore” (ambedue indicati dal 39% dei ricoverati), ci sono anche la volontà di “non essere di peso ai familiari” (34%), il bisogno di “ricevere informazioni complete e chiare sulle terapie” (34%), “avere maggiore autosufficienza nel muoversi” (33%) e “essere tranquillizzati” (30%).
Ma il dato più significativo fornito dalla ricerca, come ha rimarcato
Bruno Vespa nella veste di presidente della Fondazione Ghirotti, è che, tra i pazienti che accusano dolore, ce ne sono ancora molti (11%) che non ricevono alcuna terapia specifica: 1.525 ricoverati hanno infatti dichiarato di non aver avuto una terapia per il dolore, pur manifestando sofferenza. Questo significa che la legge sulle cure palliative, approvata lo scorso anno, non è ancora riuscita a modificare del tutto una cultura diffusa che non dà sufficiente attenzione alla lotta contro il dolore e per la dignità, che sono proprio i temi di intervento della Fondazione dedicata alla memoria del giornalista Gigi Ghirotti, morto per un tumore nel 1974, dopo aver raccontato al pubblico la sua esperienza di malato. La Fondazione Ghirotti cura anche un centro di ascolto oncologico, contattabile attraverso il numero verde 800 30 15 10.
Dopo aver sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai “mondi vitali” del volontariato come la Fondazione Ghirotti, il ministro della Salute
Renato Balduzzi ha ammesso che nell’attuazione della legge 38 ci sono luci e ombre: se sotto il profilo amministrativo si è fatto molto, moltissimo resta invece da fare per realizzare una “sanità senza dolore”, che porti le terapie anti dolore anche a livello territoriale, attraverso uno sviluppo dell’assistenza domiciliare.
“Per ora abbiamo costruito i punti della rete delle cure palliative adesso, perché la rete sia efficace e possa davvero prendere in carico i malati, dobbiamo costruire la relazione tra i diversi punti, cosa non facile perché si scontra con resistenze e particolarismi locali e professionali” ha detto il presidente dell’Agenas
Giovanni Bissoni, impegnandosi a realizzare per il prossimo anno una nuova indagine sullo stato dell’arte delle cure palliative in Italia, che indaghi la reale operatività dei servizi (la
prima indagine sulle cure palliative è stata pubblicata sulla rivista dell’Agenas Quaderni di Monitor alla fine del 2010).
Intervenendo alla conferenza stampa, la presidente di Federfarma
Annarosa Racca, ha ricordato l’adesione delle farmacie italiane alla Giornata del Sollievo, auspicando di poter presto siglare con il ministro Balduzzi “una nuova Convenzione che valorizzi la funzione delle farmacie nel territorio” anche in relazione all’attuazione della legge 38.
Molte le iniziative previste in tutta Italia domenica prossima 27 giugno in occasione dell’11° Giornata del Sollievo. L’elenco completo, come ha annunciato
Marina Principe, dirigente Salute e Politiche Sociali della segreteria della Conferenza delle Regioni, è disponibile sul sito della Conferenza delle Regioni (www.regioni.it).
In particolare la presidente della Regione Lazio
Renata Polverini, intervenuta in rappresentanza dei presidenti regionali, ha ricordato l’evento che si svolgerà al Policlinico “Gemelli” di Roma, dove saranno premiate le classi vincitrici del concorso “Un ospedale con più sollievo”.
Al termine della conferenza stampa è stato consegnato il Premio Gerbera d’Oro 2012, assegnato ogni anno dalla Fondazione Ghirotti a strutture che si siano distinte nella realizzazione di pratiche di lotta al dolore e umanizzazione delle cure. Quest’anno il premio è stato dato all’unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Camillo De Lellis di Rieti per il progetto “Fiori di campo”, rivolto ad una maggiore umanizzazione dei servizi di radioterapia.