“Non soffrivo di pressione alta e il mio colesterolo era a posto. Ma due giorni prima del mio ictus mi ero sottoposto a delle manipolazioni al collo da un osteopata e i neurochirurghi con cui ho parlato mi hanno spiegato che la dissecazione della carotide può avvenire anche per un trauma di questo genere. Ci sono dei rischi? A quanto pare sì. In pochi però ne sono a conoscenza e questo è sbagliato”. Sono le parole del noto conduttore televisivo
Andrea Vianello pronunciate pochi giorni fa a Roma durante la presentazione del suo libro in cui racconta l'ictus che lo ha colpito quasi un anno fa.
Vianello ha chiarito facendosi promotore di un battage informativo sui cosiddetti “scrocchiamenti” del collo: “Non sto parlando di massaggi vari, ma soltanto delle manovre al collo. Io nel passato ho condotto “Mi manda Raitre” e questo sarebbe un tema che affronterei ancora”.
“Se oggi sono vivo è perché nella sanità pubblica ho trovato delle grandi eccellenze, ricordiamocelo" ha specificato chiedendo che la parola ictus non sia più considerata un tabù: "Abbiamo superato quello del tumore, che una volta non veniva nominato e si definiva male incurabile, ma l'ictus fa ancora molta paura. E invece si può prevenire e curare, se non guarire. E poi l'ictus mi ha aiutato a capire le priorità della vita, la famiglia, gli amici, il lavoro, la stupidità del perdere tempo dietro alle cretinate. Spero di ricordarmene per sempre“.