“Esprimiamo, come medici, la nostra preoccupazione per le forti tensioni che stanno caratterizzando la politica internazionale. Compito del medico è infatti quello di curare le sofferenze, di allungare la vita, di tutelare la salute individuale e collettiva. Conseguenza lampante e ineludibile è che il medico non possa che essere a favore della pace, come prima condizione di garanzia della dignità e della salute psicofisica dell’uomo e della società”.
Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo),
Filippo Anelli, interviene nel dibattito in corso sulle crisi apertesi in Medioriente e Libia.
“Sosteniamo l’azione del nostro Governo, volta a trovare il giusto equilibrio – continua Anelli – e sollecitiamo i nostri rappresentanti perché cerchino soluzioni di dialogo e perseguano le sorti della pace, scongiurando la guerra, in applicazione dei principi che ispirano la nostra Costituzione”.
“Ci appelliamo alla Presidente della Commissione Europea,
Ursula von der Leyen - aggiunge ancora Anelli -. La invitiamo ad avere il coraggio di svolgere realmente quel ruolo geopolitico che si è prefissata per la Commissione. Le chiediamo di agire subito, promuovendo la strategia del dialogo e del confronto, unica via per superare le divergenze e scongiurare scenari di guerra”.
“La Storia ci insegna che le vendette, gli schieramenti, i personalismi hanno sempre portato morte e distruzione, non costituendo mai una soluzione – conclude -. La pace è l’unica soluzione possibile e, nel perseguirla, occorre un ruolo forte dell’Europa a livello diplomatico e politico. Nei nostri rappresentanti – nazionali ed europei - riponiamo dunque le nostre speranze per un futuro di pace, presupposto indispensabile per ogni diritto, in primis quello alla tutela della salute”.