Assosistema con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno firmato oggi a Roma un Avviso comune nel settore sanitario, al fine di denunciare i rischi per l’occupazione e la salute pubblica derivanti da un sistema di gare d’appalto per il servizio di lavanolo (servizio sanitario integrato di noleggio, ricondizionamento, sterilizzazione e logistica dei dispositivi tessili) che non valorizza adeguatamente la componente qualitativa delle offerte e la sicurezza igienica degli utenti finali.
Le Parti Sociali, con la firma dell’Accordo, intendono dare vita ad azioni congiunte a sostegno di una politica industriale in grado di garantire ed incrementare i livelli occupazionali del settore, di restituire e valorizzare la qualità del servizio erogato attivando tavoli ed iniziative orientate al confronto con i Ministeri competenti (Salute, Lavoro e Sviluppo economico), le Regioni e le stazioni appaltanti. Le Parti sociali sono, infatti, preoccupate per il rischio di destrutturazione che corrono i rapporti di lavoro, passando, cioè, dagli attuali contratti stabili a forme di lavoro precarie e a tempo determinato.
La qualità dei servizi e l’occupazione del settore, già messi a dura prova dai vari interventi di Spending Review lineare, succeduti a partire dal 2012, rischiano di avere, oggi, un ulteriore aggravio dal momento che le aziende sono costrette ad offrire servizi a prezzi sempre più bassi e al tempo stesso di dover garantire una qualità sempre più elevata.
Promuovere una politica industriale in grado di garantire ed incrementare i livelli occupazionali del settore, di valorizzare la qualità del servizio erogato, attraverso il confronto con le istituzioni e gli
stakeholders interessati.
Questo l’obiettivo dell’Avviso comune firmato oggi a Roma da Assosistema Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che intende evidenziare e analizzare per tempo le possibili criticità nelle gare d’appalto nella sanità pubblica per il servizio di lavanolo, viste in relazione ai diversi ambiti, quello relativo alla tutela della salute pubblica e alla promozione dell’occupazione.
In ambito sanitario, ogni giorno le aziende di Assossitema A trattano le divise degli operatori sanitari (infermieri, medici, chirurghi), garantiscono l’allestimento del teatro operatorio (tessili e strumentario chirurgico), forniscono il corredo dei letti per degenti (lenzuola, federe, traverse, coperte, guanciali e materassi), distribuiscono i dispositivi di protezione individuale per gli operatori del 118 (calzature, giubbotti ad alta visibilità, guanti, ecc.) ricondizionati, sanificati e/o sterilizzati dalle imprese e dai lavoratori del settore.
Le Parti Sociali hanno contribuito in questi anni ad individuare regole chiare e trasparenti per contribuire all’affermazione di aziende avanzate e strutturate, per promuovere la cultura della legalità attraverso il rispetto delle normative di legge e del Ccnl, in relazione alla buona occupazione, alla sicurezza sul lavoro, per la riduzione dell’impatto ambientale, per la qualità dei processi produttivi, per il controllo microbiologico, per il possesso e la diffusione delle certificazioni di qualità.
Con questo Accordo, Assosistema e le organizzazioni sindacali intendono proporre a tutti i soggetti interessati una riflessione seria e approfondita sul futuro del settore del lavanolo per scongiurare che le politiche indiscriminate di riduzione della spesa continuino ad alimentare le ricadute economiche, sociali ed occupazionali su tutto il territorio nazionale.
Il servizio di lavanolo, infatti, presuppone, a monte, una dimensione strutturale che ha costi di struttura e di organizzazione del lavoro non comprimibili oltre un certo limite. Si tratta, infatti, di processi industriali complessi dove interagisce l’automazione delle macchine insieme ad una componente umana anche altamente qualificata.
Le parti concordano quindi che la domanda di salute espressa dai cittadini non può che essere soddisfatta attraverso l’erogazione di servizi sanitari sicuri, appropriati, efficaci, efficienti e sempre più orientati al progresso qualitativo e tecnologico.
E tutto ciò è possibile solo a fronte di adeguate remunerazioni dei costi industriali e dell’occupazione.