Regole stringenti per contrastare la vendita online delle droghe sintetiche. Lotta al traffico transfrontaliero di droga, nuove norme Ue per il controllo sui precursori chimici delle droghe. E ancora norme sulla confisca e recupero dei beni utilizzati nell’ambito del traffico di droga e intensificazione della cooperazione a livello internazionale.
Sono queste le strategie per contrastare l’immissione sul mercato europeo delle droghe sintetiche contenute nel piano presentato dalla Commissione Europea nel corso dell’ultima riunione a Strasburgo.
Nel 2010 sono state ben 41 le nuove molecole identificate in Europa. Un numero quasi raddoppiato rispetto al 2009 quando le sostanze identificate erano 24. E i numeri sono in crescita: quasi una nuova sostanza viene attualmente individuata ogni settimana.
Problematiche che i singoli Stati membri fanno fatica ad arginare soprattutto a causa della disponibilità delle droghe sintetiche su Internet che ne permette la produzione in paesi dove i controlli sono più scarsi e l’acquisto da ogni parte nel mondo.
Gli strumenti giuridici dell’Ue in materia di politica antidroga risalgono al 2004 e al 2005 e sono relativi sia al traffico di droga che al controllo delle materie prime per la sintesi delle sostanze psicotrope. Norme che richiedono quindi degli aggiornamenti per far fronte alle nuove modalità di diffusione delle sostanze stupefacenti.
L’Italia si sta già muovendo sul solco delle strategie annunciate dalla Commissione Europea: grazie alle attività del Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento politiche antidroga, ha identificato sul territorio italiano numerose droghe sintetiche estremamente pericolose per la salute inserendole nella tabella delle sostanze stupefacenti illegali con la collaborazione del ministero della Salute, Iss e del Centro Antiveleni di Pavia.
Tra le nuove molecole identificate figurano i catinoni sintetici (Mdpv, mefedrone) e i cannabinoidi sintetici, prodotti che vengono generalmente venduti negli Smart Shop e su Internet come sali da bagno, fertilizzanti, incensi o profumatori ambientali e che sono stati correlati a numerosi casi di tossicità acuta grave.
“L’attento monitoraggio dei pronto soccorsi mediante il Sistema di Allerta – ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga – si sta dimostrando molto efficace nella prevenzione della diffusione di queste pericolosissime sostanze molte delle quali sono già state sequestrate, attività che permetteranno di interrompere il nuovo mercato delle smart drugs che fino ad oggi è riuscito ad evitare i divieti imposti dalla legge e a generare molti danni alla salute dei nostri ragazzi”.