“Ogni anno in Toscana da 80 a 90 bambini hanno una diagnosi di tumore. Nonostante si sia riusciti a stabilizzare questi numeri, e anche a ridurli, grazie ad una rete di diagnosi e cura che ha il suo fulcro nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, per questi bambini e per le loro famiglie è irrinunciabile garantire il massimo della qualità nella terapia e nei servizi di diagnosi e il sostegno alla ricerca". Queste le dichiarazioni dell'assessore alla Salute, Daniela Scaramuccia, nel corso del convegno dello scorso lunedì dal titolo “Assistenza formazione ricerca: le nuove frontiere per la lotta contro i tumori solidi infantili”, organizzato dall'Associazione “Noi per Voi per il Meyer Onlus”, in collaborazione con Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica), Aieop (Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica), e Azienda ospedaliera Meyer di Firenze.
Per continuare a registrare risultati importanti e far ridurre sempre più il numero di bimbi affetti da queste patologie, secondo quanto emerso dal convegno, sarà fondamentale continuare a lavorare e implementare quel sistema a rete che vede il Meyer come centro di riferimento regionale, ma anche nazionale (il 40% dei casi arrivano da fuori regione), al quale contribuisce tutto il sistema toscano, e che comprende le istituzioni, i tecnici e le associazioni di genitori.
"Rafforzare questa alleanza – ha osservato Scaramuccia – fra amministrazione, professionisti e mondo delle associazioni, pur nella diversità dei ruoli, è la chiave per garantire sempre di più interventi appropriati e ricerca avanzata". "Oggi – ha concluso l’assessore – 2 bambini su 3 possono guarire e questi numeri possono e devono migliorare. E per questo è fondamentale investire sulla qualificazione dell’offerta, e garantire ricerca e assistenza avanzata".
2 novembre 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata