Sapere di essere ammalati significa poter combattere contro il proprio cancro. Avere la possibilità di lottare vuol dire poter vincere, perché oggi di tumore si può guarire. È partendo da questa convinzione che 20 anni fa è nata
Aimac, l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici. Ed è perseguendo il medesimo obiettivo che Aimac, nel 2018, festeggerà il suo ventesimo anno di età, tra proiezioni video, interventi di specialisti del settore e testimonianze dirette.
L’evento, “La forza del pensiero, la luce dei fatti”, si terrà giovedì 18 gennaio 2018, presso la biblioteca del Senato Giovanni Spadolini, nella Sala degli Atti Parlamentari, in piazza della Minerva 38, a Roma.
Aimac, un po’ di storia
Era l’anno 1996. Francesco De Lorenzo è appena rientrato da Londra, dove si è sottoposto a chemioterapia per tumore al colon. Racconta a colleghi e amici quanto gli sia giovato il sostegno ricevuto da Cancerbacup (British Association of Cancer United Patients and their families and friends), la maggiore associazione di volontariato europea che, per aiutare le persone che soffrono, punta sul sostegno psicologico e sull’informazione. Per colmare questa lacuna
il 19 giugno 1997 viene fondata Aimac.
È un’associazione di volontariato senza scopo di lucro a cui, lungo il corso degli anni, hanno aderito malati, parenti di malati, docenti universitari, ricercatori, medici, psicologi, psicoterapeuti, imprenditori, giornalisti.
Grazie ad Aimac è stato riconosciuto formalmente il ruolo centrale all’accoglienza e all’informazione in oncologia nel Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013, approvato dalla Conferenza Stato Regioni (febbraio 2011).
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel 2010, ha riconosciuto Aimac come “Organizzazione che svolge un’attività di evidente funzione sociale sul territorio nazionale”, conformemente a quanto previsto dalle legge n. 476 del 19 novembre 1987.