Il 51enne
Maurizio Zecca, arrestato il 13 novembre scorso per violenza sessuale e stalking su una dottoressa della guardia medica, non potrà essere processato per il reato di violenza sessuale perché la denuncia della vittima è stata presentata troppo tardi, ma questo non rende la condotta meno grave. È in sintesi quello che scrive il Tribunale del Riesame di Bari nel provvedimento che dispone la scarcerazione dell'uomo per l'accusa di violenza sessuale, concedendogli i domiciliari in braccialetto elettronico per lo stalking.
I giudici baresi ritengono che "il fatto commesso non può essere dichiarato estinto, perché la mancanza di una condizione di procedibilità non attiene al
profilo sostanziale del reato, bensì al diverso profilo della improcedibilità dell'azione penale, lasciando integra l'antigiuridicità della condotta".
L'uomo, cioè, non sarà neppure processabile per la violenza sessuale, che comunque sarà considerata nel procedimento per stalking. La Procura di Bari sta, inoltre, valutando se impugnare il provvedimento di scarcerazione.